Estorsione a imprenditore modicano. Il Gip concede provvedimento meno afflittivo a indagata

Il Gip del Tribunale di Modica, Elio Manenti, ha concesso un provvedimento meno afflittivo ad Alida Cecconi, 45 anni, arrestata dalla polizia, ai primi di dicembre insieme al marito, Angelo Pauselli, 49 anni, e ai gelesi Vincenzo Cannizzo, 34 anni, e Angelo Faldelli, 47 anni, con l’accusa di essere rispettivamente i mandanti e gli esecutori materiali del sequestro di persona e tentata estorsione ai danni di un imprenditore edile di Modica. I due coniugi di Città di Castello, erano andati ai domiciliari, i gelesi erano stati rinchiusi nel carcere di Modica Alta. Come si diceva, il Gip ha accolto la richiesta dell’avvocato Antonio Borrometi, consentendo alla donna di potere lasciare la detenzione domiciliare per recarsi sul posto di lavoro. Il prossimo trenta dicembre, il Tribunale del Riesame ha fissato l’udienza per esaminare i ricorsi. L’imprenditore modicano e un suo dipendente erano rimasti vittime di una violenta aggressione per opera di Cannizzo e Faldelli che avrebbe avuto come mandanti i due coniugi perugini, per il mancato pagamento di 8500 euro per un impianto da lavoro, tra l’altro non funzionante fornito dai Pauselli. Le due vittime erano state contattate telefonicamente da uno sconosciuto che aveva chiesto un appuntamento con la scusa di un incarico di lavoro. L’incontro era nei pressi del Bar Fucsia al Polo Commerciale. Qui si sarebbero presentati quattro energumeni che li avrebbero picchiati e con la forza trasportati in Contrada San Luca, in luogo isolato, e nuovamente percossi. Sono tutt’ora ricercati gli altri due aggressori. (*SAC*)

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