Pozzallo: Relazione del Sindaco Luigi Ammatuna per la presentazione del bilancio di previsione

La relazione del sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna, presentata al Consiglio Comunale lo scorso 28 dicembre, riguardante la presentazione del bilancio di previsione del 2012.

“Signor Presidente del Consiglio, Signori Consiglieri, Signori Assessori,
la seduta di stasera rappresenta l’ultimo segmento di un travagliato percorso, che ha attraversato le impervie strettoie di una patologia finanziaria che ha afflitto e continua ad affliggere il nostro Comune e la comunità cittadina, costretta a ripianare parte dei debiti accumulati in anni precedenti.
Il bilancio di previsione 2012 rappresenta, dopo il rendiconto 2011 approvato nelle scorse settimane, uno dei momenti fondamentali, anzi il primo momento fondamentale, per ricondurre la gestione economica e finanziaria del Comune ad una sana ordinarietà.
Dopo aver acquisito la conoscenza, anche se ancora non completa in profondità e nei dettagli dei singoli settori dell’Amministrazione comunale e della grave situazione finanziaria, abbiamo preso atto di una realtà segnata pesantemente da spese contrattualizzate ed ingessate a fronte di entrate molto variabili, che non garantivano la perfetta corrispondenza con le spese.
Nei pochi mesi di lavoro, del quale ringrazio gli operatori, i funzionari, i dirigenti, i consiglieri, la giunta e l’esperto dott. Giannì e il Collegio dei revisori, tutti quanti hanno contribuito al suo svolgimento, abbiamo intrapreso un percorso nuovo e razionalmente condivisibile, al di la di tutte le contrapposizioni politiche.
Basti pensare, per citare alcune politiche contenute in questo bilancio, che, nostro malgrado, verrà approvato a fine anno 2012, alle nuove aliquote IMU, che rappresentano sicuramente un grave carico per i cittadini, con un gettito di 2 milioni e 700 mila € circa, rispetto ad una entrata di 1 milione e 300 mila di € circa di ICI.
Ma intanto c’è stato un taglio di contributi regionali, continua il sindaco di Pozzallo, con una perdita per il nostro Comune di 1 milione di € circa, in seguito alle mortificanti manovre finanziarie della nostra Regione. Poi, come se non bastasse, è sopraggiunta una perdita di contributi statali di 800.000 € circa, come conseguenza della spending revew, il cui più visibile e mortificante effetto è stato quello di avere vanificato le legittime autonomie locali.
Siamo, però, certamente in ritardo per l’approvazione del bilancio 2012, ma ciò non è dipeso dalla nostra volontà, ne è stato frutto di nostra distrazione. Infatti una motivazione va ricercata nel fatto che il Ministero dell’Interno ha prorogato ripetutamente il termine di approvazione, fino in ultimo alla data del 31 ottobre. Lo stesso Ministero che, ancora, ha comunicato la riduzione dei trasferimenti statali dell’ultima manovra, con decreto del 25 ottobre, pubblicato il successivo 29 ottobre.
La stessa Regione Siciliana ha comunicato le assegnazioni 2012 solamente con il decreto del 22 ottobre, fatto conoscere nei primi giorni di novembre.
Nella elaborazione del bilancio 2012, hanno inoltre inciso le disposizioni del DL 174/12 di recente conversione, per quanto attiene al fondo svalutazione crediti ed, infine, al rendiconto di gestione 2011 che ha visto, purtroppo, la dichiarazione di un disavanzo di amministrazione che si è proposto di riassorbire nel triennio 2012 – 2014.
Voglio, infine, concludere con un doveroso richiamo ai vincoli del patto di stabilità interno.
Il Comune di Pozzallo ha l’obbligo di conseguire un saldo positivo, tra entrate ed uscite, di circa 1 milione e 700 mila €. Questo vincolo comporta l’impossibilità di onorare gli impegni, soprattutto da investimenti, anche qualora siano stati finanziati con fonti proprie, quali mutui e fondi comunali. E’ sicuramente incomprensibile come, da un lato, le norme impongano la puntualità dei pagamenti della pubblica amministrazione e, dall’altro, vietino che siano pagati i lavori, le forniture ed i servizi correttamente autorizzati.
Tutto questo, conclude Ammatuna nella relazione,  ci dice solo una cosa: gli enti locali sono diventati improvvisamente ed inopinatamente il parafulmine di una crisi finanziaria non causata da essi, che sta cancellando anche l’ultima energia necessaria ed utile ai comuni, per potere progettare una ripresa che li porti fuori da un tunnel senza apparente uscita nel breve termine. E ciò diventa ostativo a chi quotidianamente è chiamato ad affrontare e risolvere i mille piccoli e grandi problemi dei cittadini e delle comunità amministrate”.

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