Tentarono estorsione ad anziano di Modica. La Procura dispone giudizio immediato

La Procura della Repubblica ha disposto il giudizio immediato per i due giovani protagonisti di una tentata estorsione ai danni di un anziano benestante modicano attuata lo scorso novembre e sventata dai carabinieri. Il processo è stato fissato al prossimo 28 gennaio per Vincenzo Leone, 19 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, e per Simone Amore, 28 anni, difeso dall’avvocato Orazio Maggio. Sicuramente le posizioni saranno stralciate in quanto il difensore del primo ha chiesto il rito abbreviato. Leone si trova in atto agli arresti domiciliari(decisione confermata anche dal Riesame), mentre per Amore c’è solo l’obbligo di firma. Il primo fu arrestato per estorsione in flagranza, mentre il diciottenne è accusato di favoreggiamento in tentata estorsione. Quest’ultimo fu bloccato dai militari dopo essersi portato all’interno dei bagni pubblici ubicati nell’ex Ufficio Postale di Corso Umberto per prelevare la busta con duemila euro chiesti da Leone alla vittima qualche ora prima con una missiva anonima e minatoria lasciata nella buca della lettera del palazzo in cui risiede l’anziano, in Via Resistenza Partigiana. La porta dei servizi non si aprì(all’interno era appostato un carabiniere)e il giovane fuggì ma fu bloccato da altri militari. Si giustificò dicendo di avere ricevuto cento euro da un amico, che lo stava attendendo al bar, proprio dove i carabinieri trovarono Leone. Questi, sicuramente sprovveduto, non aveva tenuto conto che quando suono al campanello della vittima per farsi aprire, si trovava davanti alla telecamera del videocitofono, quindi fu riconosciuto.

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