L’OSSERVAZIONE DAL BASSO DI…DIRETTORE. UNA COSTITUENTE PER MODICA PER UNA POSSIBILE “AGENDA” DI SALUTE PUBBLICA

Nella prossima primavera Modica torna al voto per il rinnovo del Consiglio Comunale e per dare alla città una nuova amministrazione.
Siamo chiari: il momento è drammatico a causa della questione finanziaria e chi aspira a cariche politiche sappia che non si tratta di andare a farsi una passeggiata o a ricoprire un posto di potere, ma di tenere a galla una nave che cammina in stato di emergenza. Servono persone responsabili, corrette, disponibili ad affrontare la navigazione e predisposte al dialogo con i primi attori della macchina burocratica amministrativa, ossia i dipendenti comunali, e capaci di mediare e di  gestire ciò che l’amministrazione e il consiglio comunale uscenti hanno deciso il 30 dicembre 2012 per il prossimo decennio, sempre che la Corte dei Conti dia parere favorevole.
In questo momento credo che la politica debba fare un passo indietro per dare spazio alla possibilità di far nascere una “Costituente per Modica”. La politica, per sua dimensione strutturale, è basata sul consenso, e la ricerca del consenso intrinsecamente spinge a far notare che la colpa, indirettamente o indirettamente, è sempre dell’avversario politico; il consenso spinge a fare promesse che poi quasi mai vengono mantenute. A Modica  il j’accuse sul “tema finanziario tra passato e presente” ha raggiunto toni esasperati, è sfociato in un rimbalzo di colpe politiche che ha prodotto, specie in questi anni, un forte scollamento tra tutte le varie articolazioni della società modicana: partiti, forze sindacali, imprese, commercianti, cittadini, movimenti e associazioni. Tutti hanno sicuramente parti di verità, ma ciò che ora serve è guardare in avanti. E se nel guardare avanti la politica vuole stare sempre in testa, Modica è destinata ad andare indietro. La politica è chiamata a gesti di responsabilità. Per il prossimo decennio serve alla città una “Costituente aperta ” che non è da intendersi come una ammucchiata, ma che deve contenere al suo intermo “uomini e donne con esperienza amministrativa”, forze nuove e giovanili  di ispirazione e provenienza ideale e politica anche le più diverse, purché convinte e disponibili ad operare solo per l’esclusivo bene della città.
Suggeriamo a quanti desiderano entrare in politica per esercitare un prossimo impegno civile per Modica, sicuramente necessario in una democrazia moderna nonostante la crisi crescente della politica, di adoperarsi per dar vita ad una “Costituente democratica” che possa predisporre una “Agenda per Modica”(mi si consenta solo l’uso tecnico della parola “agenda”, senza alcun riferimento a Monti).
Ci permettiamo di segnalare alcuni punti per questa Agenda:
1. Con un debito delle casse comunali di Modica di circa 39 milioni di euro, non si può seriamente pensare che la crescita e il risanamento si possano avere facendo altri debiti. La crescita si può costruire solo su finanze pubbliche sane.
2. Eliminare gli sprechi, individuare priorità nella spesa comunale
3. Ristabilire un “patto di collaborazione” tra amministratori e dipendenti pubblici comunali finalizzato a rendere l’ ammini-strazione più agile, più efficiente, più trasparante e proiettata nell’intercettazione di fondi strutturali europei.
4. Riaprire la città ad investimenti esterni nel territorio per rilanciare la vocazione turistico-culturale di Modica, facilitando l’introduzione di nuove forme di finanziamento per migliorare l’accesso al credito e promuovendo misure che facilitino la crescita dimensionale delle piccole e medie imprese.
5. Puntare su “uomini e donne non perfetti, che non esistono, ma trasversali”, che siano cioè ritenuti per competenza, onestà intellettuale e correttezza morale in grado di “praticare”,  non di  predicare”, la buona amministrazione con autorevolezza e decisione, disponibili a fare un passo indietro qualora  l’interesse di Modica  e il bene comune dovessero essere messi ai margini dell’azione politico-amministrativa.

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