La nomina di Taverniti a presidente della Sac, l’Upla Claai chiarisce: “Riconfermato il ruolo di vertice a un rappresentante della provincia iblea Ma chi ci accusa di fare la cassandre ha dimenticato che cosa è accaduto”

L’associazione Upla Claai di Ragusa si congratula con il neo presidente della Sac di Catania, Enzo Taverniti, per l’importante riconoscimento ottenuto. “Lo facciamo con la stessa fierezza e tenacia – dicono il presidente provinciale Salvatore Vargetto e il segretario Giovanni Trovato – con cui, già prima, ci eravamo rivolti a Giuseppe Giannone. A nostro avviso l’obiettivo importante era, così come è stato, la riconferma della presidenza ad un rappresentante della provincia di Ragusa. Perciò siamo certi che il presidente Taverniti saprà dare una risposta alle attese di tutta l’area iblea. Ad ogni modo, a quanti oggi facilmente esultano per l’avvenuta elezione di Taverniti a presidente della Sac, poniamo un interrogativo: pensate che se non si fosse consumato il fattaccio, cioè la creazione di un precedente grazie alla coraggiosa e lungimirante determinazione di Sandro Gambuzza, in quel momento massimo rappresentante della nostra Camera di Commercio, oggi sarebbe stata possibile la riconferma di un ragusano alla Sac di Catania? Purtroppo, noi riteniamo di no. Con una grande differenza, atteso quanto si legge sulla stampa a proposito del “grande ruolo” vantato in proposito da Ivanhoe Lo Bello. Quest’ultimo, senza il suddetto “benedetto precedente”, si sarebbe sacrificato per un rappresentante della provincia di Ragusa?”. Vargetto e Trovato spiegano ancora: “Ricordiamo, a chi avesse memoria corta, le appassionate lettere inviate a tutte le rappresentanze del partenariato sociale della nostra provincia dal dott. Lo Bello. A nostro avviso, il suddetto protagonismo lasciava presagire che quest’ultimo aspirava a coprire il ruolo di presidente della Sac. Con la differenza che, mentre con la elezione di Giuseppe Giannone il nostro ex presidente della Camera di commercio, Sandro Gambuzza, aveva concretizzato una operazione di strategia politica (impensabile fino a quel momento) per il nostro territorio, oggi, purtroppo, non abbiamo solo un imprenditore ragusano a presidente della Sac, ma un uomo di Confindustria siciliana (come dichiarato dallo stesso Lo Bello). Nessuno vuole disconoscere i meriti personali di Taverniti, che noi per primi esaltiamo, a differenza di ciò che pensa Giorgio Cappello (il quale avrebbe potuto evitarsi la nota di “sterile sarcasmo” dei giorni scorsi, la quale non giova né a lui né all’organizzazione di cui è autorevole componente). Altro che “cassandre”, noi, nel nostro piccolo, abbiamo cercato e continuiamo a svolgere un ruolo di stimolo oltre al nostro naturale ruolo di rappresentanza sindacale di categoria e di tutela degli interessi economici delle aziende che rappresentiamo. E tutto ciò al meglio delle nostre possibilità. Non ci pare che altri che si ritengono molto più rappresentativi nel nostro territorio, abbiano sempre svolto il loro ruolo e lavorato per l’interesse del territorio. Diversamente non dovremmo avere la Camera di Commercio, l’Asi, la Provincia regionale senza una rappresentanza democratica e una situazione difficile di accesso al credito delle aziende. La nostra associazione è stata e resta convinta e fiduciosa sul fatto che in presenza di grandi obiettivi legati allo sviluppo del territorio, Enzo Taverniti, così come ieri lo era stato Giuseppe Giannone, potrà rappresentare una grande occasione per il decollo definitivo dell’aeroporto di Comiso destinato a segnare finalmente la svolta per lo sviluppo turistico e socio economico e occupazionale del nostro territorio”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa