POLITICA E LISTE ELETTORALI

Ma Parlamentari si è a vita? questa è la domanda che molti si fanno, sui vari profili, che emergono dalle discussioni con la gente. Da uno sguardo alle scelte , che circolano, di nomi nelle varie liste, si intravedono presenti, ascoltandoli, sempre i soliti ,come se questi avessero deciso, per il oro presente e futuro, di essere candidati a vita, come se la politica fosse un mestiere, cui si accede senza concorso, ma, solo, con il consenso popolare. La lista Monti, l’unica a presentare nomi della società civile, pone un limite a chi si deve candidare, non più di due legislature, il Pd, pone lo stesso criterio.
Una rigenerazione della politica è fatta ,anche, da cambiamenti, diciamo noi, di nomi e di facce diverse:è auspicio comune. Lo vedremo a giorni, se questo auspicio sarà realtà oppure, se ci troveremo tra i primi nomi, politici consueti, e, rigorosamente, non donne, per evitare complicazioni. Addirittura, ci hanno detto che, non diciamo il nome, qualche uomo politico regionale (Regione Sicilia) ha posto il quesito “Ma siamo obbligati al 50% alle donne,a riservare spazi alle donne?”. Sappiamo molto bene chi bloccò ,d’altronde, la Doppia preferenza di genere alla Regione, nella scorsa legislatura: personaggi illuminati del mondo politico, preoccupati della loro poltrona personale, di essere insediati nella torta da spartire!. Vorremmo dire a questi politici, che la rigenerazione della politica avverrà solo attraverso le donne, e i giovani, che hanno le idee chiare, progetti per il territorio,i territori, la nazione, che operano per il Bene Comune, e non per se stessi. Ovviamente , siamo consapevoli che altri uomini politici sono più illuminati, e, proprio a questi, si chiede, al di là dei partiti, di porre alternati i nomi nelle liste, ad evitare cantucci e focolari domestici nelle liste, che magari, alla fine, vedono posizionate le donne in posti impossibili, per raggiungere l’eleggibilità.
Inoltre, segnaliamo, per onor di cronaca, che Berlusconi, nelle liste della sua coalizione vuole mettere solo abbienti, come se i ricchi assicurassero la non corruzione! Ritorniamo, così, al sistema elettorale dei primi del Novecento, dove si accedeva alla politica per censo! Ma da Berlusconi, c’è d’aspettarsi di tutto, è sempre originale nelle sue trovate!
La composizione delle liste è importante, in quanto sono quei nomi a governarci.

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