CHIUDE I BATTENTI CON MIGLIAIA DI PRESENZE IL PRESEPE VIVENTE DI MONTEROSSO ALMO VISITATORI PROVENIENTI DA OGNI PARTE DELL’ISOLA

Migliaia di presenze, nell’ordine di tredicimila visitatori in quattro giornate, hanno caratterizzato la ventottesima edizione del presepe vivente di Monterosso Almo che ha chiuso domenica sera con l’ennesimo pienone. Sono arrivati turisti provenienti da ogni parte della Sicilia e anche dalla Calabria. Un successo senza precedenti per una rappresentazione che ha dimostrato, ancora una volta, di esprimere il cuore dell’antica Monterosso Almo, una cittadina montana degli Iblei che, ricca di cultura e di storia, ha trasmesso queste speciali sensazioni a tutti coloro che hanno voluto conoscere da vicino i vicoli suggestivi del quartiere Matrice, il centro storico di Monterosso che è tornato a rivivere per l’ennesima volta dimostrando le proprie caratteristiche attrattive, capace di mettere in campo sino in fondo l’essenza dell’area iblea. La perfetta organizzazione curata dall’associazione “Amici del presepe”, che cura l’allestimento dell’intera area presepiale, è stata favorita dalle condizioni climatiche che nelle quattro date in cui si sono svolte le rappresentazioni hanno agevolato al massimo la presenza degli ospiti, molti dei quali arrivati con pullman organizzati. “Diciamo che questa edizione – dice Paolo Tavano, presidente dell’associazione – ci ha rilanciato rispetto allo scorso anno quando, proprio a causa del maltempo, non era stato possibile esprimere appieno le potenzialità della nostra rappresentazione vivente. Cosa che, invece, quest’anno è regolarmente accaduta e, ancora una volta, siamo riusciti a stupire tutti coloro che sono venuti a trovarci i quali non avrebbero mai immaginato che la ricostruzione storica potesse essere così accurata. Devo ringraziare, in proposito, tutti i nostri figuranti, giovani e meno giovani, che ci hanno dato una mano nel recuperare numerosi oggetti della tradizione serviti ad arredare i vari ambienti allestiti. Tutto ha funzionato nel modo migliore. Dalla prima alla quarta data della rappresentazione, c’è stata una perfetta presenza scenica dei nostri figuranti che hanno dato il massimo per intrattenere coloro che hanno voluto conoscere da vicino l’anima di questo presepe vivente”. Dalla fucina del fabbro ferraio alla preparazione del pane, dalla “putia ro vino” in cui gli avventori hanno deliziato i presenti con le tradizionali nenie siciliane all’artigiano che riparava le sedie realizzate con le fascine, al “cunzatore” di scope: tutti sono stati particolarmente apprezzati. Per non parlare della casa dei contadini, con la cosiddetta “naca ro vientu”, cioè l’antica culla in cui venivano allevati i pargoli. Un recupero di tradizioni e di modi di essere dei primi anni del secolo scorso utili per compiere un tuffo nel passato. In più, domenica scorsa, il suggestivo e caratteristico arrivo dei Re Magi accompagnati da una corte dei dignitari proprio nel giorno dell’Epifania. Adesso l’associazione si può preparare per il prossimo anno quando sarà celebrata l’edizione numero ventinove del presepe vivente. Per informazioni è possibile contattare il 339.8739007.

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