L’Assapp di Ragusa vicina agli “indigenti” che protestano davanti al Comune.

Luca BurruanoAnche l’Assapp  di Ragusa si unisce a quanti, in questi giorni, stanno dando un contributo agli “indigenti” che protestano davanti al Comune. Infatti, il consiglio di amministrazione, pur in presenza di ristrettezze economiche, ha deciso di supportare queste persone attraverso la fornitura di pasti caldi fino a mezzogiorno di venerdì prossimo.
“Il nostro supporto – dice il presidente dell’Opera Pia, Luca Burruano – rispetta le volontà dei nostri benefattori i quali, nella prima metà del secolo scorso, decisero di lasciare in eredità ai poveri della città il loro patrimonio. Si trattava di Eugenio Criscione Lupis, Giovannina Boscarino e Carmelo Moltisanti i cui nomi ricorrono nella intestazione dell’Assapp  Opere Pie  Riunite. Pensando di interpretare al meglio il loro volere, l’amministrazione dell’Opera Pia ha deciso di assicurare solidarietà e sostegno alla protesta messa in atto dagli indigenti del Comune di Ragusa, offrendo, appunto, fino a venerdì di questa settimana il pranzo per i manifestanti. Vuole essere un segnale di vicinanza e solidarietà ma anche di sprono nei confronti di coloro i quali, politici ed amministratori, hanno l’obbligo morale di dare risposte a chi, come nel caso degli indigenti, vivono di sussidi minimi che garantiscono loro una vita dignitosa. Vogliamo che si attivi immediatamente un tavolo di emergenza dei servizi sociali, presso il comune di Ragusa, alla presenza di tutti coloro i quali si occupano della tematica del settore, al fine di comprendere bene e tutti insieme lo stato delle cose; si tratta di capire bene come si intende“gestire” questa emergenza, legata si alla riduzione dei trasferimenti statali ma anche dettato da una gestione delle politiche sociali, nel corso degli ultimi anni, non proprio rispondenti alle reali necessità del territorio”.

A titolo esemplificativo anche l’Opera Pia, infatti, non riceve da ben sei mesi il pagamento della retta comunale per gli anziani ospitati in convenzione col Comune e solo grazie alle proprie risorse ed una sana gestione amministrativa riesce a garantire i servizi previsti in convenzione.

“Per quanto ancora – si interroga il presidente – gli Enti dovranno fare da cassa a chi gli richiede un servizio? E cosa accadrà a chi beneficia del servizio quando l’Opera Pia non sarà più in grado di fra fronte alle anticipazioni? La nostra convinzione è che la questione dei servizi sociali deve essere affrontata dalla politica in un’ottica integrata con le imprese del terzo settore, l’associazionismo e le realtà imprenditoriali, attraverso atti concreti e non con i proclami pre elettorali. Quello che auspichiamo è che l’amministrazione, anche in presenza di una gestione commissariale convochi al più presto tutti gli attori coinvolti nei processi decisionali sulle politiche di welfare, mettendo al centro dell’agire politico la persona umana”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa