Chiesto il rinvio a giudizio per il rapinatore delle banche di Modica e Pozzallo

bombaci giuseppeLa Procura della Repubblica di Modica ha chiesto il rinvio a giudizio per il pluripregiudicato Giuseppe Bombaci di Acireale, 58 anni, in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne, poiché ritenuto autore di due rapine, rispettivamente a Modica e Pozzallo, compiute il 18 e 19 maggio 2011. Nel primo caso è accusato di tentata rapina aggravata in concorso, perché, con altri due soggetti allo stato non identificati, minacciando D’A.D., dipendente dell’agenzia. 1 della Banca Monte Paschi di Siena, sita in Via Resistenza Partigiana, armato di taglierino che indirizzava verso il bancario gli avrebbe intimato di sbloccare la bussola di ingresso e di non toccare nulla, cercando di impossessarsi delle somme di denaro custodite nell’istituto di credito, tentando di sottrarle all’avente diritto, senza riuscire nell’intento per cause non dipendenti dalla sua volontà, a causa della ferma opposizione da parte dei dipendenti della banca, i quali impedivano l’accesso ad uno dei complici, bloccando la bussola bidirezionale, e costringevano il Bombaci a darsi precipitosamente alla fuga unitamente agli altri due correi, il terzo dei quali si trovava all’esterno con il ruolo di “palo”. Il complice non identificato che si trovava in prossimità della bussola era travisato con il colletto alzato e con un cappellino. Nel secondo caso Bombaci è accusato di rapina aggravata in concorso, perché, anche in questo caso con altri due soggetti allo stato non identificati, , minacciando a B.L., dipendente dell’agenzia di Pozzallo della Banca Intesa San Paolo, sita in Viale Europa, armato di taglierino che indirizzava verso il predetto,, dicendogli che era una rapina ed intimandogli di aprire la cassaforte e di dargli i soldi, nonché di aprire la bussola per fare entrare uno dei due complici. Il bancario replicò dicendo di essere impossibilitato a prelevare denaro a causa dei sistemi di sicurezza ivi installati e che le sole banconote che avrebbe potuto prendere erano quelle da cinque Euro che si trovavano custodite nel cassetto dei contanti. Il rapinatore, allora, si impossessava della somma complessiva di 80 euro, sottraendola all’avente diritto; quindi, dopo avere ordinato a due bancari di sbloccare la bussola, dove si trovava bloccato uno degli altri due correi – il quale, a sua volta, intimava ai due impiegati in questione di aprire e di consegnargli altri soldi -, si dava precipitosamente alla fuga unitamente a quest’ultimo; con l’aggravante di avere agito il suddetto complice non identificato travisato con il colletto alzato e con un berretto con visiera. Terza accusa contestata è il porto di strumenti atti ad offendere.

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