“Adescava nonnini viziosi” a Donnalucata(Scicli). I testi: “La madre non sapeva”

Tutte le “voci di paese” sulle strane frequentazioni della minore, parte offesa, sarebbero state denunciate ai carabinieri e ai servizi sociali ma non alla madre. E’ questo il dato emerso nell’udienza davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica, nel quale imputati sono la mamma, R.T., e il suo convivente, V.L., sciclitani, difesi dall’avvocato Pasquale Saraceno. Una storia triste nella quale una minore avrebbe subìto attenzioni sessuali da parte di anziani. I due imputati sono accusati di istigazione alla prostituzione minorile(l’uomo era stato, originariamente, accusato di violenza sessuale, ma la minore lo aveva, poi, scagionato). L’indagine della polizia prese spunto da un esposto anonimo in cui si parlava di una quindicenne che si sarebbe accompagnata con persone mature. La lettera faceva anche i nomi degli uomini. Erano stati effettuati appostamenti che avevano dato riscontri positivi. Alle 16 del 13 aprile 2006 la minore era stata notata vicino al Circolo dei Pescatori di Donnalucata, dove aveva adescato un pensionato, G.S., col quale poi si era avviata all’interno di un canneto. Due poliziotti li seguirono: la minore fuggì, mentre l’anziano fu bloccato già coi pantaloni abbassati. La ragazza fu rintracciata poco dopo vicino casa e ammise di accompagnarsi con uomini che poi la pagavano. Tutti gli anziani individuati sono stati già processati e condannati. Secondo il pubblico ministero la madre sapeva. I giudici hanno escusso il dirigente scolastico dell’istituto frequentato dalla quindicenne, la psicologa, una volontaria del centro diurno dove la ragazza andava di frequente e altri tre testi. Dalle loro testimonianze è, grossomodo, emerso che che l’unica a non essere stata informata era la genitrice. Il processo è andato al 7 febbraio per gli ultimi testi dell’accusa.