I tagli per i servizi socio-sanitari a Modica. Da lunedì sit in di protesta davanti al Municipio

foto 1Errori commessi riguardo al Piano di Riequilibrio pluriennale da parte dell’amministrazione comunale di Modica. Lo hanno detto ieri pomeriggio quelli della Cgil, in particolare Piero Pisana, segretario della Camera del Lavoro nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti alcuni operatori dei servizi socio-sanitari,, convocata per adottare iniziative di “protesta”, fino a quando non si avranno certezze per i dipendenti. “Da lunedì metteremo in atto un sit-in – dichiara Pisana -, davanti l’ingresso di Palazzo San Domenico. Manterremo il presidio fino a soluzione della questione, dopo una vera concertazione con l’amministrazione”. Pisana è molto duro nel denunciare il mancato coinvolgimento dei sindacati. “C’è stato uno scarsissimo confronto con le sigle sindacali. Tutto ciò perché Buscema si è ridotto all’ultimo momento utile per presentare il Piano”. Il punto cruciale è relativo al taglio di un milione sulle somme stanziate, fra gli altri, per i servizi sociali. “Un disabile deve pagare quattrocento euro al mese per un’ora al giorno – commenta il sindacalista -, il servizio del Comune non è concorrenziale, tanto vale che si dica di affidarsi alle cure di una badante”. Altra questione sollevata durante l’incontro, è relativa al ritardo già accumulato, nei confronti delle cooperative che hanno svolto il servizio in questi mesi. “È inaccettabile che i dipendenti comunali abbiano un ritardo nei pagamenti di tre mensilità e, invece, i dipendenti delle cooperative di venti mesi”. Enzo Campione, invece, afferma che c’è stata una diminuzione del sessanta per cento, dal 2011 ad oggi, delle somme destinate ai servizi sociali. “Purtroppo il sindaco Buscema sarà l’affossatore di un programma di servizi che dura da dieci anni, di cui lui è stato per tanto tempo protagonista”. Salvatore Terranova tira in ballo l’ex presidente del consiglio Carmelo Scarso, reo – a suo dire – di aver affermato, pochi minuti prima l’approvazione del Piano, “giungiamo a questa proposta, visto che non c’è stato un accordo con i sindacati”. “Non è così – denuncia Terranova -. Avevamo avuto, la mattina del trenta dicembre, un’interlocuzione con l’amministrazione e si era addivenuti ad un accordo complessivo. La verità è che la maggioranza che ci governa non esiste più e, fra i consiglieri ancora in linea con l’amministrazione, ci sono posizioni molto diverse”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa