Modica è ancora alla “ricerca” della seconda carica cittadina, il consiglio comunale tenutosi ieri, infatti, non ha eletto il suo presidente. Venticinque consiglieri presenti, dopo la dichiarazione di indipendenza di Iabichella dal Mpa, si è proceduto alla votazione per la carica di presidente. La prima votazione è andata a vuoto, in quanto nessuno dei votati ha ottenuto la maggioranza assoluta. La seconda votazione ha visto l’ex presidente
Modica è ancora alla “ricerca” della seconda carica cittadina, il consiglio comunale tenutosi ieri, infatti, non ha eletto il suo presidente. Venticinque consiglieri presenti, dopo la dichiarazione di indipendenza di Iabichella dal Mpa, si è proceduto alla votazione per la carica di presidente. La prima votazione è andata a vuoto, in quanto nessuno dei votati ha ottenuto la maggioranza assoluta. La seconda votazione ha visto l’ex presidente Carmelo Scarso riportare dodici voti, contro i cinque di D’Antona i quattro di Abate e le restanti cinque schede bianche. Carmelo Scarso ha preso la parola rifiutando, seduta stante, l’elezione. “Avrei voluto una maggioranza istituzionale che garantisse al mio ruolo una rilevanza per tutto il consiglio. Così non è stato e, dalla prossima votazione, si rischierà di avere un presidente molto poco rappresentativo”. Dopo le dichiarazioni di Scarso, la seduta è stata rinviata a data da destinarsi. “Ciò che è accaduto oggi – affermano in una nota, i consiglieri Stracquadanio, Di Mauro e Borgese – rappresenta, ancora una volta, la mancanza di serietà del sindaco Buscema. Il primo cittadino aveva garantito all’uscente Scarso che il Pd lo avrebbe sostenuto per la rielezione, così non è stato. Di fatto, Carmelo Scarso – concludono -, è stato il nostro candidato alla presidenza della civica assise, non essendo stato votato da quello che rimane della ex maggioranza consiliare”. Intanto l’assessore Tato Cavallino, dopo aver definito il Mpa come “un soggetto politico oramai liquefatto”, chiarisce di non voler abbandonare il partito. Lo fa con una nota nella quale, ancora una volta, appare però molto lontano dalle posizioni degli “autonomisti”. “L’evoluzione dei fatti politici a tutti i livelli, in ultimo la scelta del presidente Lombardo di appoggiare il pdl/lega, mi hanno lasciato amareggiato”. Tale scelta dei vertici del Mpa, non trova d’accordo Cavallino che ha già militato nel Pdl. “Non la condivido proprio – dichiara -, perché ho conosciuto personalmente la politica del Pdl e mi sento abbastanza lontano da certe determinazioni e decisioni. Il Mpa oggi non ha le idee chiare, dimostrando di abbandonare le ideologie per cui era nato”. “Territorio” di Modica, movimento a cui Cavallino si è di recente – e secondo fonti ben informate – avvicinato, avrebbe “sbarrato” la porta alle sue richieste. “Noi di Territorio, come già detto dal consigliere Colombo, siamo all’opposizione della Giunta Buscema – afferma il neo coordinatore cittadino, Giorgio Civello -. Non possiamo quindi venire incontro alla richiesta di Cavallino, rispetto ad un’opposizione meno dura nei confronti dell’amministrazione, di cui lo stesso fa parte”.