Sel di Modica preoccupato per la mancata elezione del presidente del consiglio comunale

vito d'antonaL’annuncio delle dimissioni dal Mpa e da capogruppo dello stesso partito, oltre alla fuoruscita dalla maggioranza Pd-Mpa, con Np, da parte del consigliere Silvio Iabichella e la necessità di una doppia votazione per l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale di Modica e la immediata rinuncia all’incarico dell’ex Presidente, Carmelo Scarso, hanno caratterizzato la seduta del Consiglio Comunale di Modica di sabato scorso.
Dopo la convulsa fase di elaborazione del Piano di riequilibrio e l’affannosa seduta del Consiglio Comunale del 30 dicembre, ancora una volta la maggioranza Pd-Mpa, con Np, mostra tutta la sua debolezza, caratterizzata dalla costante perdita di sostegno in Consiglio e dalla necessità della presenza dei consiglieri di minoranza per l’adozione degli atti, scoprendo così come un punto fondamentale dell’accordo stipulato nel 2008 con il Mpa da parte del Pd, che aveva proprio come obiettivo quello di ottenere una maggioranza in Consiglio, è miseramente fallito.
“ Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per quanto avvenuto – dice il consigliere comunale di Sel, Vito D’Antona – e per il fatto che il Consiglio Comunale è in atto privo del Presidente, soprattutto in un momento fondamentale per la città, caratterizzato dalla difficile e complessa fase di gestione del Piano di riequilibrio che richiederebbe, invece gli organismi istituzionali del Comune nel pieno della loro funzionalità ed efficacia.
Dopo l’evidente dissoluzione del Mpa, partito che, peraltro, sta stringendo un accordo con il Pdl alle elezioni politiche, per tentare di sbarrare la strada al Centrosinistra, riteniamo urgente che il Pd di Modica, prima che la situazione precipiti, esca dall’atteggiamento passivo ed indifferente rispetto alle problematiche che riguardano l’amministrazione della città e, attraverso un percorso di discontinuità con scelte errate, dalla privatizzazione del cimitero ad una politica finanziaria fallimentare, riprenda un ruolo che almeno eviti che le contraddizioni della coalizione si scarichino sul funzionamento delle istituzioni”.

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