PROGETTI TRASVERSALI CULTURA E PROGRAMMI ELETTORALI

rosanna bocchieriUna legge speciale per il terzo settore, che opera nei beni culturali, è auspicabile per quel settore, tanto penalizzato in quasi tutti i programmi elettorali dei vari schieramenti, dalla destra alla sinistra, anche se la cultura è sempre un contorno da scrivere, in quanto reputata essenziale da tutti, a livello almeno di parole, per la crescita collettiva e sociale.
Le coalizioni, ovviamente, sono più interessati all’economia, ai fattori produttivi, che determinano la crescita, più che alla cultura come bene materiale, e immateriale. Le primarie della cultura ,indette dal Fai, affrontano il problema cultura , promuovendo un voto virtuale, fino al 28 gennaio. Si possono votare tre punti su quindici. Noi, al dl là di chi le promuove, intendiamo la presidentessa Buitoni, e lo schieramento che rappresenta, ci sembra interessante, in quanto crediamo nei Progetti trasversali. L’alternativa per la cultura è proprio questa,la trasversalità su idee comuni . Il motto del Fai è “Non potete votare il deputato ,votate le idee”. Il Fai ,in questo senso ci viene in soccorso.
Il voto virtuale ha un senso, in quanto insieme si è più forti: riconoscimento del terzo settore e dei privati come fondamentali interlocutori per la valorizzazione, la gestione e la promozione del patrimonio storico, artistico e naturalistico
“Non esiste una legge speciale per il no profit in Italia e l’apertura ai privati è burocraticamente ostacolante e demotivante. Necessità di individuare i privati con i requisiti adatti per essere partners seri dello stato e stabilire regole condivise che favoriscano l’entrata in campo di soggetti privati che possano garantire la corretta gestione dei beni culturali pubblici anteponendo gli interessi della collettività”.
Inoltre, proponiamo due punti essenziali da votare, la detassazione delle Associazioni, e Fondazioni culturali, e la cultura, come motrice di sviluppo, tutti punti essenziali per dare un po’ di respiro alla cultura, q ,quindi, alla crescita collettiva.

In un momento critico come questo, crediamo che le valigette dei sogni, magari proposte nei fogli di un programma elettorale non servono più a nessuno, crediamo che i programmi debbano diventare realtà, e questo è un problema, crediamo che si debbano prendere in considerazione quei programmi, intendiamo gli elettorali, che facciano e propongano una politica culturale seria, una politica economica veritiera, una politica per il Sud, una politica per il bene e il benessere dei nostri territori, dei cittadini, della loro salute dei medesimi.
Noi auspichiamo che la cultura sia fondamentale, anche se la politica , o certa politica non la considera affatto..
Esprimiamo ,quindi, il nostro voto in base alle persone eleggibili degli schieramenti, se questi sono sensibili a due punti essenziali della nostra Nazione, e Regione, cultura e società.

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