Una partecipatissima assemblea di commesse e lavoratori del commercio si è tenuta nella sala conferenze della CGIL di vico Cairoli a Ragusa indetta dalla Camera del Lavoro cittadina e dalla Filcams CGIL provinciale. Oggetto della discussione la controversa – e dal Sindacato contrastata – questione delle aperture domenicali e dei festivi che potrebbe portare per il 2013 “ a un calendario di attività lavorativa con appena due soli giorni di chiusura, Capodanno e Pasqua”, come ha sottolineato Nicola Colombo nella relazione introduttiva. Tale situazione potrebbe ancor più creare preoccupazione e disagio tra i lavoratori dei centri commerciali Le Masserie e Centro Ibleo i cui dipendenti per la prima volta si sono ritrovati insieme in una riunione sindacale.
“Noi non siamo tra quelli che demonizziamo le aperture domenicali – ha sottolineato Colombo – se alle aperture corrispondono diritti, salario, turnazione, cosa che non per tutti i dipendenti è garantito. Ma sinceramente ci sconcerta il fatto che anche festività laiche ( 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno) e religiose ( anche il Natale!) siano immolate sull’altare del mercato senza regole e del profitto a qualunque costo. Pretendiamo un confronto concertativo fattivo con le direzioni dei centri commerciali per affrontare insieme la tematica e per eliminare nei limiti del possibile incongruenze e assurdità contenute in un calendario amplissimo di aperture”.
Proprio sui necessari passaggi da intraprendere per l’immediato si è soffermato il segretario generale della Filcams Salvatore Tavolino il quale ha preannunciato “ l’immediato inoltro di una formale richiesta di incontro con i direttori generali dei due centri commerciali di Ragusa”, aggiungendo altresì che l’iniziativa sindacale riguarderà anche il centro commerciale La Fortezza di Modica.
Il dirigente sindacale infine ha ribadito come “ lo sviluppo di una coscienza sindacale dei lavoratori è la migliore garanzia per ottenere praticabilità sindacale sui posti di lavoro, maggiore e qualificata rappresentatività sul tavolo delle trattative con le controparti e la possibilità di vedersi riconosciuti diritti e tutele in un comparto strategico decisivo quale quello del commercio legato ai grandi centri commerciali”.
Il segretario provinciale della Filcams Antonio Modica, da parte sua, ha ripercorso le varie fasi di iniziativa e di lotta sviluppate nell’anno appena trascorso ribadendo come il 2013 non potrà riproporre lo spropositato calendario delle aperture secondo logiche ragionieristiche e di cassa invece che puntare sui diritti e soprattutto sulle esigenze familiari delle lavoratrici”. Al termine dell’incontro è stato reso noto un questionario che sarà diffuso nei vari punti vendita che garantisce l’assoluto anonimato di chi sarà chiamato a rispondere.