La crisi della maggioranza al Comune di Modica. Sel: “insufficiente la risposta del Pd”

vito d'antonaLa dichiarazione del coordinatore del Mpa, la presa di distanza di due assessori Mpa nei confronti del partito, le dimissioni del Vicesindaco, la presa d’atto del Sindaco e del coordinatore del Pd della conclusione dell’alleanza tra Pd e Mpa chiude una fase politica durata quasi cinque anni.
L’epilogo della esperienza politico-amministrativa che ha visto in questi anni assieme il Pd e il Mpa non sorprende quanti già nel 2008 considerarono un errore politico di una parte del Centrosinistra la stipula, per il ballottaggio, dell’accordo con il Mpa, partito nato nel Centrodestra, i cui esponenti politici avevano condiviso per anni le scelte amministrative, anche di carattere finanziario, della precedente Amministrazione.
“E già da qualche anno – dice il consigliere comunale di Sel, Vito D’Antona – fino all’ultima riunione del Consiglio Comunale, ancora privo del suo Presidente, Sel non ha smesso di denunciare il progressivo sfaldamento della maggioranza e la perdita di quella tensione politica necessaria alla guida della città; l’essersi ostinati a non prendere atto di questo sfaldamento ha solo ritardato la crisi attuale
Nel merito, riteniamo che le valutazioni con le quali il Mpa prende le distanze dall’Amministrazione, quale il richiamo al Piano di riequilibrio, appaiono strumentali e nascondono, ancora una volta, il tentativo di dissociarsi da scelte amministrative dannose per la città, nelle quali gli uomini in Giunta del Mpa hanno avuto un ruolo decisivo, scelte condivise dal partito del Mpa. E certamente un peso avrà avuto l’avvicinamento in questi giorni del Mpa al Pdl, con il quale si è raggiunto un accordo per le elezioni politiche.
Appare, inoltre, politicamente irresponsabile aprire una crisi al buio in un momento particolare come quello che la città sta vivendo, caratterizzato dalla difficile gestione del Piano di riequilibrio, che comporta scelte istituzionali importanti e decisive.
In questo contesto riteniamo insufficiente la risposta del Pd, che propone un generico percorso politico di continuità rispetto al passato; proponiamo, ancora una volta, la necessità, come sta avvenendo a livello nazionale, di una svolta politica e programmatica che riprenda un discorso interrotto di coinvolgimento delle forze politiche, dei movimenti, delle associazioni e di persone che si richiamano al Centrosinistra, attraverso la costruzione partecipata, in discontinuità con il passato, di un programma di rilancio della città”.

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