Pd/MpA a Modica: cronaca di un divorzio annunciato

federazione sinistra“Come nel più banale dei copioni delle sceneggiate italiane si è compiuto negli ultimi giorni l’ennesimo ed ultimo strappo in quello che fu l’asse PD-MPA. Del resto da un matrimonio di convenienza ( ovviamente la loro convenienza di certo non quella della città!!) quale quello intercorso tra le due forze politiche non poteva aspettarsi altro. A pochi mesi dalle elezioni ciascuna delle due componenti pensa di ricostruirsi una nuova “verginità” confidando ancora una volta nella memoria corta e nella benevolenza dei cittadini modicani”. E’ la considerat di Federazione della Sinistra che attraverso il proprio portavoce, Orazio Maggio, ritiene che stavolta alla luce del disastro compiuto dall’infausta accoppiata l’obiettivo appare arduo da raggiungere. “Come pensa il Pd – dice Maggio – di riuscire a fare dimenticare di avere svenduto, nell’interesse del privato, un bene pubblico quale il cimitero per più di venti anni? Potrà forse giustificare di non avere raggiunto gli obiettivi primari dell’attuale sindaco quali il risanamento finanziario ed il PRG entrambi mai pervenuti? Come giustifica il religioso silenzio con cui ha governato per mesi con un alleato sottoposto a misure cautelari per gravissime ipotesi di reato alla faccia della questione morale?Potrà farci dimenticare dell’ “attentato” all’ambiente, il piano di cementificazione di via fontana, sempre nell’interesse del privato, sventato solo grazie alla protesta civile ed all’intervento della magistratura? Come giustificare di essere stato il fedele vassallo dell’MPA che di fatto ha governato in continuità negli uomini e nel progetto di quella amministrazione Torchi che ha prodotto un vulnus sociale ed economico di cui i cittadini modicani dovranno pagare i conti per i prossimi anni? Ancora più patetica appare, poi, la pretesa dell’MPA di scappare dalle conseguenze delle scelte amministrative compiute, magari per ripresentarsi ancora una volta come l’alternativa a se stessi. A tutti tali tentativi potranno dare il giusto riscontro i modicani chiamati alle urne tra pochi mesi. Allo stato, però, questa amministrazione abbia quantomeno il buon gusto di prendere atto del totale fallimento della propria gestione oltre che del venir meno della maggioranza necessaria ad amministrare Modica e rassegni le proprie dimissioni: sarebbe il primo atto dignitoso, coerente e preso nell’interesse esclusivo della città.”

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