Dibattito, il periodico di Scicli che ormai ha una età venerabile(il numero zero è apparso nel luglio del 1989), è nato con la finalità precipua di condurre le necessarie battaglie acchè il nostro patrimonio culturale, artistico ed architettonico, di inestimabile valore, venisse salvaguardato, ben conservato e protetto e soprattutto sempre di più valorizzato. È nato anche per far conoscere le bellezze della nostra città e delle sue borgate che prima della fiction di Montalbano erano poco conosciute. In parte la battaglia l’abbiamo vinta nonostante avessimo dovuto superare insormontabili difficoltà e sebbene il percorso a suo tempo intrapreso fosse pieno di insidie. Non vi è dubbio però che abbiamo, comunque, contribuito al raggiungimento dei fini che ci eravamo proposti. Una pioggia di miliardi di vecchie lire è piovuta su Scicli e lo dimostra il fatto che Chiese e complessi monumentali sono stati restaurati e consolidati. La nostra attenzione non è stata soltanto focalizzata sul patrimonio artistico, di cui è piena la nostra città, ma è stata pure rivolta al Palazzo ove si discute dei problemi cittadini e dove si adottano le soluzioni. Per questo, sin dal primo momento, ci siamo preoccupati di segnalare le cose da fare con urgenza e le cose da fare a medio e a lungo termine, perché riteniamo di essere gli interpreti autentici dei bisogni della gente. Anzi, in tempi non sospetti e non tanto recenti, sentendo l’umore dei cittadini, per venire incontro alle loro esigenze e per non farli disaffezionare dalla politica, più volte e reiteratamente abbiamo proposto alle varie amministrazioni che via via si sono succedute nel governo locale una proposta che potrebbe apparentemente sembrare provocatoria, ma concreta. E cioè che sindaco, assessori e consiglieri comunali si presentassero al cospetto dei cittadini per render conto del loro operato e per ascoltare, nel contempo, le loro richieste ed i loro suggerimenti per la realizzazione dei punti programmatici per i quali si è chiesto il loro consenso. Abbiamo persino indicato il luogo ove si sarebbero dovuti incontrare. Il cine teatro Italia, che è di proprietà comunale e del quale si può disporre almeno di un giorno al mese. Si è, purtroppo, dovuto constatare che, sebbene si fosse data l’impressione di volerla accettare, la proposta non è stata mai accolta. Ecco perché la riproponiamo all’Amministrazione Susino e al nuovo consiglio comunale. Verrà accettata? Non lo sappiamo. Si spera di sì perché non può costituire giustificazione il fatto che con la tecnologia di oggi possono essere informati i cittadini in ogni momento e in ogni dove. Ma il faccia a faccia è tutt’altra cosa perché c’è un confronto diretto tra il cittadino ed amministratore. In questo modo si ha la possibilità di rivolgere domande ed avere risposte, di criticare, di censurare, di approvare o meno l’operato degli amministratori.
Scicli, la proposta. Un faccia a faccia tra Sindaco, assessori, consiglieri e cittadini sulle cose da fare. L’incontro più volte all’anno al Cine-teatro Italia.
- Gennaio 24, 2013
- 8:09 pm
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