GIOVANI E PROGETTI PER IL FUTURO

rosanna bocchieri“ La Spagna chiude il 2012 con una disoccupazione record al 26,02% e sei quasi sei milioni di persone senza lavoro. Lo comunica l’istituto nazionale di statistica che ha pubblicato i dati relativi al quarto trimestre 2012. Nel trimestre precedente la disoccupazione era al 25%. Nell’ultimo trimestre dell’anno vi sono stati 187.300 disoccupati, il 3,2% in più rispetto al trimestre precedente. Questo è il quinto anno consecutivo in cui l’economia spagnola registra un aumento della disoccupazione e il 2012 e’ il secondo peggior anno dall’inizio della crisi, dopo il 2009 nel corso del quale vi furono 1,2 milioni di nuovi disoccupati.”
L’Italia chiude a novembre 2012 con un tasso di disoccupazione a 37,1. Il prossimo dato sarà al primo di febbraio 2013. La disoccupazione, e il lavoro, sono due punti scottanti e salienti della situazione,in cui si versa in Spagna, in Italia, e in molti Paesi europei.
I giovani sono i più colpiti, e qui in sicilia si sente l’emergenza lavoro, soprattutto tra i giovani, che non riescono ad avere un progetto di vita, per cui i sogni ,quella strada luminosa, che contraddistingueva la generazione passata, è diventata un tunnel di pessimismo, di indifferenza nei confronti della società ,un disagio , e un disinteresse nei confronti della vita.
I giovani non cercano più sogni, in quanto questi glieli abbiamo uccisi noi. E’ la realtà. Chi lavora con i giovani, nella scuola ad esempio, si rende conto che i valori dominanti tra questi, nella maggior parte, sono i soldi, la ricchezza, il motorino, un benessere, che passa anche attraverso la falsità imposta dalla televisione, da certi mass media, dalla generazione precedente, che non sa dare loro soluzioni, e non sa essere giuda di valori, e principi. Parliamo ,ovviamente, della situazione giovanile nel suo complesso, e non nei casi in cui si può dialogare.

L’internet, il computer, le nuove tecnologie,la velocità d’azione, il non rispetto delle regole, ne sono un esempio. La nuova generazione ha difficoltà a rallentare i ritmi, a riflettere, si contraddistingue per una superficialità, che fa paura. Avrebbero bisogno, i giovani, di valori, di ideali, di cose,in cui credere. E’ nostro compito, e dovere della società, dello Stato di fornirglieli, favorendo l’occupazione e la crescita. In breve, questi necessitano di Progetti di vita, e la scuola è un mezzo che li può mettere in una visuale meno pessimistica, se dà spazio al pensiero, all’opinione, all’essere critici, e propositivi al contempo.

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