RAGUSA, ELETTRODOTTO SICILIA-MALTA Distefano: “Chi ha votato sì in Consiglio comunale ha svenduto il territorio ibleo”

Emanuele  Distefano“Dopo avere letto sulla stampa la posizione di un operatore turistico, Arturo Arezzo, con riferimento alla questione elettrodotto, non possiamo non ringraziarlo perché ha ulteriormente dato manforte a quelle che sono state le nostre decisioni assunte in questi ultimi giorni rispetto alla delicata materia”. E’ quanto sostiene il consigliere comunale di Ragusa Emanuele Distefano, espressione del movimento “Territorio”. “Il voto contrario in aula dei giorni scorsi – dice ancora Distefano – non è altro che la naturale prosecuzione di una opposizione a questa infrastruttura che era già stata manifestata in tempi non sospetti, nel giugno scorso, con il parere negativo da parte della Giunta Dipasquale. Vale la pena rammentare ad Arturo Arezzo, e agli altri operatori turistici che insistono nella zona interessata dal passaggio dell’elettrodotto, che se il Consiglio comunale avesse votato no, i tavoli tecnici, a Palermo avrebbero dovuto prendere atto di questo parere e magari i tempi si sarebbero potuti allungare visto che la Regione non avrebbe potuto apporre la propria firma alla convenzione. Con ciò favorendo una riflessione più ampia su questa scottante vicenda. E’ opportuno, altresì, rammentare che la somma della compensazione, cioè i seicentomila euro, sarà erogata una tantum, cioè una volta soltanto, e non è prevista alcuna rimessa annuale. Quindi, possiamo senz’altro affermare che chi ha votato sì ha svenduto il territorio ragusano visto che il vincolo dell’assoluta inedificabilità trenta metri a destra e trenta metri a sinistra dall’elettrodotto, checché ne dica qualche associazione ambientalista, interesserà per intero il tracciato dei diciannove chilometri che saranno impiantati nell’area comunale. Per non parlare del fatto che, proprio nella zona interessata lungo la fascia costiera, rischierà di essere installato un divieto di balneazione molto più esteso di quello esistente. Con il rischio di mettere a repentaglio anche la concessione della Bandiera blu. Ecco perché abbiamo votato negativamente. Questa opera si sarebbe potuta realizzare altrove piuttosto di compromettere in questo modo le campagne iblee e la frazione rivierasca di Ragusa che tanto si è adoperata per raggiungere, negli ultimi anni, un livello di fruibilità turistica degno di nota mentre, adesso, rischia tutto di ripiombare indietro di decenni per una scelta che si può definire senz’altro scellerata”.

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