È stato presentato all’Auditorium Pietro Floridia di Modica “Blu Maya”, secondo romanzo di Paolo Borrometi pubblicato con Lombardi Editori, inserito nel circuito Feltrinelli. Con la prefazione di Giuseppe Lupo, il romanzo, ambientato in territorio ibleo con numerosi e dichiarati riferimenti a Modica, racconta la storia di una vocazione tardiva, negata, cercata e di un’esistenza sbandata in un “oggi dissennato”. Teatro dell’azione narrativa è il chiostro delle Benedettine, crocevia di storie al femminile. Protagoniste sono la Reverendissima Madre Benedetta, suora Benedettina dal tratto straordinariamente moderno, e Carlotta, donna dal vissuto tragico marchiato dalla violenza maschile. Oscillando tra presente e passato, Borrometi affonda le radici del libro nelle atmosfere di Modica, senza tralasciarne la storia. Tratteggiando la figura di Madre Benedetta, ad esempio, l’autore ricostruisce la vicenda delle sorelle Concetta e Francesca Grimaldi, vissute nel Settecento, costrette alla clausura e smonacate dopo molti anni a seguito di lunghe battaglie contro il potere patriarcale ed ecclesiastico. Pur confrontandosi con un percorso di sofferenza, Borrometi affida al romanzo un messaggio positivo in cui l’esperienza del dolore si trasforma in ricerca di conoscenza, di autocoscienza e di riscatto.
“Ho iniziato a scrivere questo romanzo nel 2010 ed è stato un lavoro molto impegnativo. Per descrivere la sofferenza della protagonista – racconta Borrometi – ho dovuto catturare tutte le mie forze sentimentali e fare appello a tutte le sfumature di dolore che posso aver vissuto nei miei trent’anni”. Alla presentazione hanno partecipato, insieme con l’autore, il preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania Uccio Barone e Sarah Zappulla Muscarà, docente di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Ateneo catanese. Ha moderato il presidente del Caffè letterario Quasimodo Domenico Pisana.
foto giovanni antoci