Derubò insieme a due nipoti un’aziana di Modica Alta. “Camminante” condannata a quattro anni

Maria CrescimoneQuattro anni di reclusione per Maria Crescimone, 42 anni, la “camminante” siracusana arrestata lo scorso 29 febbraio dalla polizia insieme a due nipoti dopo avere commesso un furto ai danni di un’anziana donna a Modica Alta. Mentre le congiunte, Giuseppina e Veronica Crescimone, era state condannate il giorno dopo, nel processo direttissimo celebrato con l’abbreviato(un anno e otto mesi di reclusione e 600 euro di multa ciascuno, pena sospesa), ed erano state rimesse in libertà, la zia aveva scelto il rito ordinario ed era rimasta nel carcere di Ragusa. Qualche giorno dopo il difensore aveva chiesto e ottenuto i domiciliari perchè la donna aveva un bambino di due anni da accudire. Lasciato l’istituto, però, si era data alla latitanza. Successivamente la Crescimone fu rintracciata e finì in carcere. Ieri è comparsa, infatti, in stato di detenzione davanti al giudice, Antongiulio Maggiore, il quale ha accolto le richieste del pubblico ministero, Veronica Di Grandi, lasciandola in carcere e condannandola secondo quanto avanzato dal piemme. Le tre “camminanti”, qualificatesi come operatrici dei servizi sociali inviate per appurare lo stato di salute della pensionata, erano riuscite a perlustrare la casa con la scusa di misurarne la grandezza utilizzando un metro da sarta, chiedendo all’anziana di esibire denaro, col precipuo fine di riuscire a localizzare l’oggetto della refurtiva e agire poi indisturbate. Dopo aver sottratto la somma complessiva di 6.700 euro, nonché diversi gioielli (due anelli e un collier di oro), si erano date alla fuga a bordo di una auto di colore scuro. Era state bloccate dalla polizia sulla strada per Noto.

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