Ordine Forense di Modica: “Siamo attenti agli sviluppi della vicenda sulla soppressione del Tribunale”

conferenza stampa“Lotteremo con le armi che abbiamo in possesso per salvare il nostro tribunale, e su questo si sta lavorando, nonostante qualcuno pensa che ci sia troppo silenzio attorno alla vicenda della soppressione del Tribunale di Modica”. E’ un concetto chiaro, ineccepibile sul quale non transigono i componenti del consiglio dell’Ordine Forense di Modica, che stamani hanno tenuto in proposito una conferenza stampa in Tribunale, durante la quale è emeso che nei giorni scorsi sono state depositate sessantamila firme raccolte in tutta Italia contro la soppressione dei Tribunali Minori, dunque oltre il numero previsto che era di cinquantamila. Il Tribunale di Modica, ricordano i dati storici, fu soppresso già dal 1810 al 1862. Sull’ipotesi che si va concretizzando adesso pendono due ricorsi sulla legittima costituzionalità dei decreti legislativi 155 e 156 del 2012, da parte di Pinerolo e Montepulciano e che il Tar ha rinviato alla Corte Costituzionale. “Ultimamente – ha detto il presidente del Foro, Ignazio Galfo – c’è una sorta di silenzio generale, ma noi siamo vigili. Ci sono ancora due ricorsi pendenti davanti al Tar del Lazio presentati dall’Assemblea dei Fori Minori e dall’Uoa, molto interessanti(potrebbero fare al caso di Modica), e un altro avanti al Tar Sardegna, sulla riorganizzazione del Tribunale di Tempio Pausania con i sopprimenti Olbia e La Maddalena”. Il Tar Sardegna il 23 gennaio scorso è andato in decisione. Politicamente, insomma, la Corte sarà investita da più organismi giudiziari. “Questo aggiungerebbe forza – rileva Galfo -. Ci sono pool di avvocati messi a disposizione dall’Uoa e dai Fori Minori. Il Tar Basilicata ha accolto, frattanto, l’impugnativa sul Tribunale di Matera che, in sostanza, ha detto che nessun provvedimento dovrà essere assunto prima del prossimo 13 settembre. Per Modica è un fatto importante. La normativa prevede che il tribunale accorpante deve avere locali adeguati dove trasferire gli accorpati, previa improcedibilità al trasferimento. Ragusa non è nelle condizioni fisiche di recepire Modica e la sezione staccata di Vittoria. “C’è anche l’aspetto politico – ha detto il consigliere dell’Ordine, Giulio Ottaviano(presenti anche Barbara Arena, Gaspare Abbate e Giuseppe Solarino) – che andremo a vedere dopo elezioni. Volevamo ringraziare per l’impegno sulla raccolta di firme, in particolare, il collega Luigi Carpenzano, anche nella veste di consigliere comunale, che ha lavorato più di tutti, ma un discreto lavoro l’hanno fatto anche il cancelliere Filippo Pasqualetto e l’avvocato Michele D’Urso. Politicamente, a parte il sindaco e l’avvocato Carmelo Scarso, nella duplice veste, si è mosso solo il consigliere Enzo Roccasalva. C’è stata una sorta di ostruzione dai consiglieri comunali. La politica non ci sta supportando. Una cosa ci preme chiarire: la nostra battaglia non ha ragioni campanilistica, è una battaglia a difesa del territorio”. Un aspetto significato sono i parametri che stabiliscono le soppressioni e cioè le sopravvenienze, l’estensione del territorio, la popolazione e il numero dei giudici in organico, Modica non e tra i tribunali che hanno parametri inferiori rispetto ad altri che restano solo perché sono sub provinciali o rientrano nelle tre strutture che ogni Distretto deve almeno mantenere, o per la presenza di criminalità organizzata, ma hanno valori inferiori. Per le sopravvenienze Modica è ventesima su 50 sub provinciali, per l’organico è al ventisettesimo posto su 58, per il territorio è al numero 52 mentre per la popolazione è ventunesima su 58, ma ci sono sempre quattro che si salvano.

nella foto RE.RA., da sx Barbara Arena, Ignazio Galfo, Giulio Ottaviano

Guarda intervista a Galfo httpv://www.youtubew.com/watch?v=Sp3JDLo8_N4

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