Scicli. Per la morte di Aulo Gellio Cento, si allarga l’inchiesta

avv. RiccottiInchiesta allargata, quella sulla morte di Aulo Gellio Cento, ex dirigente scolastico del Magistrale di Scicli. Di mezzo ci sono andati due medici locali(per uno la posizione è stata già archiviata) e i chirurgi del “Cannizzaro” di Catania, che operarono per primi l’uomo, poi deceduto. Per un chirurgo dell’Ospedale Maggiore di Modica, Luigi C., è arrivato il rinvio a giudizio e sarà processato il prossimo mese di aprile, per omicidio colposo, mentre il fascicolo a carico dei medici del “Cannizzaro” il piemme lo ha trasmesso al collega presso il Tribunale di Catania il quale, a sua volta, ha chiesto l’archiviazione. Il Gip, però, ha rigettato questa ipotesi ed ha chiesto alla magistratura inquirente catanese una nuova consulenza medica collegiale. Lo sciclitano morì dopo un intervento chirurgico a Modica. Nel processo davanti al Gup, l‘avvocato Francesco Riccotti, che patrocina i familiari della vittima, ha chiamato in causa l’Asp Ragusa quale responsabile civile. L’indagine scaturì dalla querela presentata dai familiari di Cento, una persona molto conosciuta e stimata a Scicli. L’uomo era stato sottoposto ad intervento chirurgico ma, successivamente, era deceduto. Una prima operazione l’aveva subita a Catania, quindi il secondo intervento a Modica. Un intervento al colon che i familiari ritennero di ordinaria routine. Solo che, improvvisamente, durante l’immediato periodo post-operatorio, le condizioni si erano aggravate tant’è che si era reso necessario il trasferimento presso l’Unità Operativa di Rianimazione. I familiari hanno ipotizzato negligenza nell’assistenza post-operatoria da parte di medici ed infermieri.

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