Patto di stabilità e mancata erogazione di somme alle imprese La Cna Costruzioni lancia una proposta alla Provincia regionale

Bartolo Alecci“Il malessere manifestato dagli imprenditori che non possono percepire neppure un euro, nonostante la disponibilità finanziaria esistente, dall’ente Provincia a causa degli assurdi vincoli imposti dal Patto di stabilità è lo stesso che abbiamo espresso in tempi non sospetti sollevando dubbi e perplessità che si sono puntualmente concretizzati”. E’ quanto sostiene il presidente provinciale di Cna Costruzioni, Bartolo Alecci, secondo cui fare i conti con “questa situazione, nell’attuale periodo di crisi, è anacronistico e pericoloso, perché significa togliere ulteriore ossigeno a quelle piccole e medie imprese, e molte sono del settore edile, che stanno già annaspando e che, così facendo, rischiano di morire completamente. Per fortuna – continua Alecci – anche le Amministrazioni locali, anche i tecnici, si stanno rendendo conto di quanto queste imposizioni siano assurde e non servano a fare risollevare il mondo produttivo dallo stato di profonda prostrazione in cui versa”. Il responsabile organizzativo provinciale di Cna Costruzioni, Vittorio Schininà, aggiunge che “la Cna ha manifestato a tutti i livelli la propria insoddisfazione, anche facendo riferimento all’ultima circolare riguardante la direttiva sui pagamenti. E’ possibile siano create ulteriori difficoltà. Ecco perché rimangono dubbi su questa applicazione. Ed ecco perché – continua Schininà – ora che la Provincia regionale ha manifestato pubblicamente i propri dubbi sulla delicata questione, lanciamo una proposta, all’ente di viale del Fante, affinché possa convocare il prima possibile un tavolo permanente di controllo in grado di monitorare, con la presenza di tutte le parti in causa, l’andamento delle erogazioni dei pagamenti alle imprese che attendono di essere saldate per i lavori svolti nel campo degli appalti pubblici. Riteniamo sia il momento migliore per sfruttare questa sensibilità, e non è da tutti, che le Amministrazioni locali hanno manifestato in ordine all’intricato nodo del Patto di stabilità”.

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