Riunione del coordinamento cittadino della Cna di Ragusa. “Zona artigianale, procedure in piena paralisi. In questo modo ingenti risorse economiche restano congelate”

Bellina, Migliorisi e Di MariaE’ tornato a riunirsi nei giorni scorsi il coordinamento cittadino della Cna di Ragusa. L’incontro, presieduto dai tre co-presidenti Salvatore Bellina, Graziella Migliorisi e Massimiliano Di Maria, alla presenza del responsabile organizzativo territoriale, Antonella Caldarera, è servito per fissare alcune linee guida rispetto all’azione che l’associazione di categoria sarà chiamata a portare avanti nelle prossime settimane. In primo luogo, è stato stabilito di risolvere, una volta per tutte, la scottante questione riguardante la zona artigianale considerato che dal Comune di Ragusa, nonostante le numerose sollecitazioni avanzate anche nei giorni scorsi, non arrivano risposte.
Il coordinamento ha ricordato che la grave pressione fiscale a cui sono soggette periodicamente le imprese fa i conti con la disattenzione dell’ente locale che, al momento, ha ritenuto opportuno bloccare una procedura che, al contrario, avrebbe permesso di garantire l’insediamento di 18 opifici in altrettanti lotti liberi, consentendo con ciò di liberare tutta una serie di risorse economiche per fare girare l’economia. “Invece, per quel che ne sappiamo – hanno detto i tre co-presidenti – la paralisi è dovuta ad una semplice lettera che dovrebbe essere inviata da un ufficio all’altro senza la quale il meccanismo, i cui percorsi sono già stati individuati da tempo, non può essere messo in moto. Torniamo quindi a sollecitare il Comune e siamo pronti anche a clamorose azioni di protesta se la vicenda non dovesse sbloccarsi in tempi rapidi”.
Altro argomento oggetto di confronto la questione delle vetrine dell’ex palazzo Ina, in piazza San Giovanni, che, tempo addietro, il Comune aveva messo a disposizione delle imprese aderenti a Cna perché le stesse potessero promuovere i propri prodotti di pregio nel campo dell’artigianato e del settore artistico. “Invece – afferma Caldarera – ci hanno detto di ritirare i nostri prodotti, che in qualche modo abbellivano la zona rendendo la location, sempre molto frequentata da turisti, ancora più accogliente. Per farne cosa? Per tenerle vuote e inutilizzate. Anche in questo caso non comprendiamo quale sia la logica di questa azione. Noi avevamo portato avanti un percorso che consentiva alle imprese di autopromuoversi. Ci hanno detto di togliere quelle merci e lo abbiamo fatto. In cambio, però, non accade nulla. Che senso ha tutto questo? Perché non potevano rimanere i prodotti delle aziende che, in un momento simile, hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile per farsi conoscere? Un’altra mazzata non da poco sul capo delle nostre Pmi”.
Il coordinamento, inoltre, ha esaminato anche la problematica riguardante i furti nei cantieri edili presenti sul territorio comunale riconoscendo che l’allarme lanciato da Cna nelle scorse settimane ha dato i primi frutti grazie all’azione di controllo delle forze dell’ordine capaci di sventare alcuni atti delinquenziali. Infine, il coordinamento ha deciso di richiedere un incontro con il neo comandante della Polizia municipale allo scopo di affrontare le problematiche inerenti alla cartellonistica pubblicitaria e al proliferare di strutture abusive.

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