“Neanche l’agone elettorale è stato in grado di ingenerare, nella nostra classe politica nazionale, quel sussulto di orgoglio che avrebbe potuto creare quel consenso che essi vanno a cercare! Siamo indignati ed arrabbiati per le scellerate politiche del governo Monti e del suo ministro Passera in ordine alla declassazione del nostro aeroporto di Comiso e, più in generale, per la programmazione delle infrastrutture dell’area iblea: le ferrovie, che chiudono il circuito Catania-Messina-Palermo lasciando al suo destino Ragusa ed il suo hinterland, le autostrade, le cui lungaggini burocratiche stanno mettendo a serio rischio sia la Catania-Ragusa che la Rosolini-Modica, i porti, con particolare riguardo a quello di Pozzallo che non riesce a trasformare in cantiere il finanziamento di 40 milioni. Siamo stufi di questo stato di cose e faremo sentire la nostra voce anche nelle cabine elettorali invitando le nostre imprese, le nostre maestranze, i nostri collaboratori a dare una svolta a questa politica e a questi politicanti. Siamo convinti, infatti, che la nostra marginalità è principalmente dovuta alla pochezza dei nostri rappresentanti nazionali che non ci hanno per nulla difesi. Adesso la palla è in nostro possesso e garantiremo fiducia e sostegno a quanti si impegneranno nell’esclusivo interesse della nostra terra.”
Questo l’anatema del Presidente di ANCE Ragusa, Sebastiano Caggia, all’indomani delle nefaste notizie romane sul declassamento dell’aeroporto Comiso.
“Infrastrutture dell’area iblea: una classe politica da bacchettare”
- Gennaio 31, 2013
- 1:43 pm
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