Modica, fissata udienza preliminare contro segretario regionale Pri, Calvo. E’ accusato di falsificazione di firme

biagio calvoIl segretario regionale del Partito Repubblicano Italiano, Gino Calvo, va a processo per falsificazione di firme. Sull’esponente politico ragusano, già assessore comunale a Palazzo dell’Aquila, pende la richiesta di rinvio a giudizio del Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, e sulla quale il Gup, Maria Rabini, ha fissato l’udienza per il prossimo mese di marzo. In buona sostanza, qualunque sia la decisione del magistrato giudicante, la si conoscerà dopo le elezioni politiche di fine febbraio, nelle quali Calvo, all’anagrafe Biagio, è capolista alla Camera “Collegio Sicilia Orientale”. E’ accusato, nella specie, di avere falsificato le firme di ottantotto persone indicate quali sottoscrittori della lista del Partito Repubblicano Italiano per competere alle elezioni provinciali del 13 e 14 maggio 2007 nella Circoscrizione di Modica. Si tratta del reato elettorale di falsità in autenticazione delle sottoscrizioni di liste di elettori continuata, come previsto dalla Corte Costituzionale, per avere, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, nella qualità di consigliere della Provincia Regionale di Ragusa, autenticato le sottoscrizioni duplicate in liste diverse di persone che, poi, non hanno riconosciuto come propria la firma apposta nei fogli aggiuntivi a fianco di ognuna di esse. Il Pri, all’epoca, era stato escluso per un vizio di forma da parte delle commissioni circoscrizionali elettorali presso i Tribunali di Ragusa e Modica, ma il Tar aveva riammesso cautelativamente le liste per i due collegi di Ragusa e Modica all’ultimo momento tant’è che Calvo chiese l’annullamento delle elezioni. Il partito dell’edera si era appellato a seguito dell’esclusione all’ultimo minuto della propria lista perchè erano state ravvisate delle presunte irregolarità sui tempi di presentazione, che furono comunque rispettati, come accertato in seguito.

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