I testi dell’accusa hanno “gettato la croce” sull’imputato, Giorgio Solarino, 37 anni, difeso dall’avvocato Salvo Maltese, accusato di omicidio colposo, perchè, avrebbe provocato un incidente stradale dove morì una giovane mamma, Concetta Savarino, modicana di 36 anni, a Cava Ispica, qualche decina di metri dopo il bivio per Rosolini, quando l’auto Audi A 4 condotta dal marito impattò contro un trattore in sosta in una strada buia. I testi di parte civile hanno detto che transitando per il posto anche loro, non avevano notato i dispositivi di illuminazione(le quattro frecce)del mezzo agricolo accesi e nemmeno il lampeggiante di cui il trattore era dotato attivo. “Per poco – ha sottolineato uno dei testimoni – anche noi non ci siamo andati a finire contro”. I carabinieri che rilevarono il sinistro hanno detto di avere trovato in trattore in avaria, addossato al muro. Il giudice unico del Tribunale di Modica, Maggiore, ha convocato per il prossimo mese di marzo i consulenti del piemme, della difesa, delle parti civili e delle assicurazioni. Parti civili, con l’avvocato Carmelo Vicari, sono costituite i genitori e i fratelli della vittima, mentre con l’avvocato Dario Venniro, si è costituito il marito nella qualità di genitore. Quest’ultimo, Emanuele Cicero Santalena, in un primo momento fu indagato e poi assolto dal Gup. Concetta Savarino morì qualche giorno dopo l’incidente, per le gravi ferite riportate, all’Ospedale Maggiore. La donna era sul lato passeggero dell’autovettura Audi A 4. La Procura della Repubblica aveva nominato un ctu, il quale aveva stabilito in 60 kmh la velocità tenuta dall’utilitaria mentre il consulente di parte aveva, invece, sostenuto che andasse a 120 kmh.
Morì una giovane mamma in incidente a Cava Ispica. Modica, i testi a sfavore dell’imputato
- Gennaio 31, 2013
- 3:16 pm
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