Modica, i 75 anni del pittore-artista Salvatore Fratantonio

salvatore fratantonio“…non sono un critico, ma ammiro la fatica di questo giovane e gli auguro le future vittorie; a credere in lui come l’autore di nuove validissime tele ed acquerelli, immagini di creature materiali o immateriali, ma sentimento, profondità di espressione e amore”. Così scriveva Raffaele Poidomani nel 1963 su “Sicilia Punta Est”, in un articolo intitolato “Salvatore Fratantonio, un giovane artista che farà strada”.
Quel giovane al quale lo scrittore modicano augurava future vittorie, ieri ha compiuto settantacinque anni.
Artista riservato, Fratantonio ha iniziato a dipingere da autodidatta e ha seguito un percorso personale e artistico – ben noto – che lo ha portato a lasciare Modica in favore prima di Firenze, e in seguito di Roma, dove è vissuto quattro anni e dove ha avviato la sua professione. Ma è stata Milano, più vivace e più attenta nei confronti dell’arte, a essere scelta come città d’elezione. Di questo itinerare, dieci anni dopo Poidomani, scrisse un altro modicano illustre, Renato Civello: “Sono passati tanti anni, ma ricordo come fosse ieri il soggiorno romano di Salvatore Fratantonio, prima di approdare e stabilirsi a Milano: l’abbandono non capriccioso della Sicilia, rimasta a rinverdire le attese, a custodire la generosità degli impulsi; la ricerca appassionata, una sete di vedere e di sapere , una volontà di misurarsi a costo di brutali lacerazioni; i primi impatti e i primi incontri chiarificatori, le rinunce e gli stimoli esaltanti. Anni di maturazione, tenaci e vivificati da una intelligenza discriminatrice, che avrebbero avuto il loro epilogo di affinamento nella metropoli lombarda dove Salvatore Fratantonio è riuscito a conquistarsi, col buon diritto della operosità e di una concreta qualificazione , un posto di rilievo fuori delle contestualità avventurose ed effimere”.
Le città in cui è vissuto sono state spunto e fonte di ispirazione per Fratantonio che, portando sempre il territorio ibleo nel cuore, non ha mai perso l’afflato poetico nei confronti della terra d’origine. E dopo quasi cinquant’anni di permanenza a Milano, alla soglia dei settanta anni, ha scelto di tornare a Modica e di riappropriarsi di luoghi e paesaggi che nelle sue opere hanno assunto un valore simbolico.
Oggi come allora, a future vittorie!

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