La scultura “L’attesa di Deianira” abbellisce Piazza Santa Teresa a Modica Alta.

CERIMONIA DEIANIRAA1La scultura “L’attesa di Deianira” abbellisce piazza S. Teresa a Modica Alta. La statua, realizzata in pietra locale dallo scultore giapponese Koh-EmonHattori, è stata infatti, “svelata” al pubblico nel corso di una cerimonia tenutasi alla presenza del sindaco Antonello Buscema e dell’assessore alla Cultura, Annamaria Sammito. Presenti i soci del Centro Studi sulla Contea di Modica con in testa il presidente Paolo Failla.
La scopertura della statua è stata salutata dalle musiche dell’Orchestra di Fiati “Città di Modica” diretta dal maestro Franco Di Pietro. Il presidente del Centro Studi ha rimarcato l’impegno dei soci e degli sponsor per donare alla città un manufatto di pregevole valore che abbellisce una parte importante della città storica.
Per valorizzare la scultura è stato realizzato un piedistallo – sedile disegnato dagli architetti Armando Laurella ed Eugenia Calvaruso, e dall’ing. Giorgio Linguanti, tutti soci del Centro Studi.Si tratta di un basamento a cerchio che fa da schermo alla statua; il materiale è in acciaio corten ed in pietra pece, un connubio di materiali che esalta la tradizione con l’introduzione di un materiale all’avanguardia.
La posa è stata resa possibile grazie alle aziende Macauda Carpenterie, Solarino Marmi, e Restart di Candiano che hanno fornito materiali e mano d’opera. La ninfa Deianira, moglie di Ercole, emerge dal blocco di pietra alla fine dell’attesa del suo eroe, lo ha finalmente ritrovato e si slancia verso il suo amato.
E’ la metafora di Modica Alta che ha ritrovato nel segno del Centro Studi una forza vitale che vivificherà tutta questa parte della città. Questo il senso della scelta di collocare la scultura del giapponese Hattori in piazza S. Teresa, luogo simbolo della comunità di Modica Alta.
La scultura è il frutto del lavoro del simposio tenutosi nel luglio del 2010 a Modica che ha visto la partecipazione di quattro scultori di fama internazionale. Una prima scultura delle quattro realizzate è stata già donata alla Provincia di Ragusa e si trova all’ingresso del palazzo della Provincia in viale del Fante.

Nelle foto: da sin. Giorgio Cavallo, Giorgio Linguanti, Armando Laurella, Gina Ricca e Paolo Failla

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