Un rudimentale ordigno è stato fatto esplodere, nella notte tra giovedì e venerdì, in via Generale Cascino, a Vittoria, contro un negozio di autoricambi di due fratelli comisani. Il boato che ha svegliato il quartiere. Erano le tre del mattino circa quando si è innescata l’esplosione che ha danneggiato le saracinesche di due locali commerciali. Sul posto gli agenti del locale Commissariato di Polizia e della Scientifica, che hanno ritrovato le tracce della bomba che avrebbe avuto una potenza considerevole. Sono, infatti, state trovate schegge fino a 50 metri di distanza dalla saracinesca contro cui era stata lanciata. Chi ha colpito, dunque, voleva fare sul serio. Al lavoro gli inquirenti, che ovviamente partiranno, per le indagini, dalle dichiarazioni dei titolari dell’azienda presa di mira.
“Il grave attentato avvenuto questa notte contro l’esercizio commerciale in piazza Italia a Vittoria ci preoccupa fortemente. Ci eravamo abituati ad una tranquillità che ci aveva indotto a pensare che le organizzazioni criminali fossero state sbaragliate del tutto dall’azione sinergica delle forze dell’ordine negli ultimi anni”. E’ quanto afferma il presidente della sezione Ascom di Vittoria, Antonio Prelati, a proposito dell’ordigno rudimentale scoppiato nella notte. “Quanto accaduto, però – aggiunge Prelati – testimonia la necessità di non abbassare la guardia nella lotta alla criminalità. Per questo vogliamo ricordare che presso l’Ascom–Confcommercio comunale di Vittoria, la “Camera di ascolto” è pronta a ricevere segnalazioni ed indicazioni su avvenimenti particolari che destano preoccupazione agli imprenditori. Siamo vicini alle vittime di questo nuovo atto intimidatorio. A loro va la nostra solidarietà. Ci auguriamo che le forze di polizia facciano presto piena luce assicurando alla giustizia esecutori e mandanti. Questi atti sono contro la città e la dignità di ogni persona che ogni giorno si scommette per mantenere la propria azienda sul mercato. E tutti sappiamo quanto questo, oggi, non sia assolutamente facile”. Sull’episodio interviene anche il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Sergio Magro. “Oltre a portare la nostra solidarietà a nome dell’intero sistema Confcommercio – spiega – è doveroso sottolineare come gli atti in questione sono contro lo sviluppo. Ecco perché occorre ribellarsi, con forza. Ancora di più, quando si registrano episodi del genere, dobbiamo essere vicini e non far mancare il sostegno alle iniziative portate avanti dalla magistratura e dalle forze dell’ordine”.