E MENTRE GLI ITALIANI CONTINUANO A SUICIDARSI, I NOSTRI POLITICI PICCOLI PICCOLI, CONTINUANO A TENTARE L’ENNESIMO IMBROGLIO. La riflessione di Ballarò

ballaròMancano 15 giorni all’appuntamento con le consultazioni politiche ma già da un paio di settimane è quanto mai infuocata la gara tra i candidati Premier a chi la spara più grossa. E’ evidente, alla luce delle affermazioni di questi strani personaggi che ambiscono a governare l’Italia, che di noi italiani abbiano un concetto assai poco gratificante poiché è chiaro che ci considerano degli smemorati o delle persone incapaci di qualunque analisi critica dei fatti e misfatti che hanno caratterizzato l’azione politica di tutti loro.
Piovono giornalmente promesse d’ogni genere, tutte prive della benché minima credibilità in quanto conflittuali con la reale situazione del Paese creata da almeno vent’anni di malgoverno,di ruberie, collusioni illegali e mantenimento di privilegi della casta, assolutamente conflittuali con un Paese in recessione. Riescono a parlare del nulla come se affrontassero temi di grande priorità per il Paese; ecco dunque sproloquiare sulla legittimità dell’imu e d’un suo eventuale rimborso ed abolizione,su fantasiosi e rapidi accordi con Paesi storicamente paradisi fiscali e conseguenti immediati introiti miliardari per tassazione su capitali all’estero, ma nessuno accenna a come recuperare la dignità di quelle persone che scippate d’un diritto fondamentale contemplato all’articolo 1 della nostra Costituzione. Tant’è che chi ritiene che la dignità della persona debba occupare un posto privilegiato nella propria vita si uccide.Opinabile sotto il profilo cristiano ma spesso dettato dalla irreversibilità della propria condizione a cui nessuno guarda.
Questi sono i veri drammi del nostro Paese, togliersi la vita perché senza un lavoro ci si sente inutili, fuori posto, privi di dignità.
In questo strano contesto di ripetitivi quanto vomitevoli annunci, stupisce non poco l’assordante silenzio di autorevoli opinionisti politici che si limitano con inopportuna enfasi a riportare le dichiarazioni dei candidati alla mangiatoia senza una benché minima analisi o critica alle argomentazioni di questi assurdi personaggi.
Credo che un operatore dell’informazione abbia il diritto ma soprattutto il dovere, per determinare quell’auspicabile confronto dei lettori o dei telespettatori tra di loro e principalmente la formazione di un’idea la più vicina possibile alla realtà in cui vive, di esplicitare in maniera obiettiva ed equidistante dalle parti in gioco ciò che emerge dalle dichiarazioni che riporta nel proprio lavoro.
Accade molto raramente e ritengo che ciò rappresenti un serio limite alla potenziale crescita di chi fruisce dell’operato dell’informazione.
Le idee si combattono con le idee, è in grave errore culturale chi pensa che l’affermazione dei propri punti di vista possa risultare vincente sottacendo le opinioni degli altri; è una regola di civiltà oltreché di democrazia e pluralismo sociale e culturale.
Ma a quanto pare, anche chi si autodefinisce pluralista, è ben lontano dal concepire praticamente questi principi ed intanto la gente perbene si ammazza.

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