Modica – Primarie. Libere.
Due parole. Per indicare il metodo attraverso cui individuare i candidati sindaci nelle città di Ragusa e Modica, chiamate alle urne in maggio, partendo dallo spirito moderato che anima il Pdl e guardando oltre, quindi altre forze politiche e civiche, con un progetto alternativo a quanto finora si è fatto nelle due amministrazioni. Impegnato nella campagna elettorale per le politiche, l’on. Nino Minardo indica un percorso attraverso cui scegliere la donna o l’uomo che dovranno guidare il capoluogo e la città della Contea.
“Apriamoci, costruiamo un’esperienza civica, di allargamento degli orizzonti -spiega il deputato nazionale del PdL-. Ricostruiamo il tessuto connettivo di queste due città, condividendo un progetto che sia credibile, che metta i cittadini in primo piano, puntando anche sull’aspetto civico, con il solo obiettivo di ricostruire insieme dandoci una regola: prima parliamo di programmi, di progetti, poi degli uomini”.
Ma chi sono i suoi candidati nelle due città?
“I candidati li scelgono gli elettori. Con le primarie libere. A Ragusa partecipino tutti coloro che sentono di essere alternativi alla sinistra. A Modica tuti coloro che non si riconoscono nell’esperienza uscente. I ragusani e i modicani sceglieranno il loro candidato.
Le piace?”
Ma in campo, a Ragusa, ma soprattutto a Modica, ci sono già diversi candidati…
“Riguardo a quanto ho detto prima per il bene dei cittadini è importante sedersi attorno un tavolo, a pari livello, non facendo prevalere i personalismi, studiando, invece insieme, prima il progetto e successivamente, sempre insieme, scegliere quale sarà l’uomo o la donna che dovrà rappresentare la città. Solo così si può veramente dare una sferzata al “vecchio” per intraprendere un “nuovo” percorso che dia la netta dimostrazione che la politica vuole uscire dai vecchi steccati e questo si può raggiungere solo se tutti insieme si ha la voglia di ricostruire. Per questo il mio invito è proprio quello di valutare tutto ciò senza preclusioni. Un ammonimento: chi pone paletti e steccati autoesclude se stesso dalla competizione”
Cosa pensa dell’immediato futuro della sua città, Modica?
“Modica è una città depressa, sprofondata nella tristezza. Era la città con l’economia più effervescente del Sudest, oggi si lecca le ferite. Serve un progetto di riforma della macchina amministrativa comunale, occorre alleggerire la spesa, mantenendo il Welfare. Possibile che una città che vanta alcune eccellenze imprenditoriali non possa far leva sulle risorse private per promuovere economia, turismo, animazione?
Certo, serve un sindaco manager, privo di pregiudizi verso l’impresa privata, un uomo libero, di larghe vedute. Ecco, non serve un sindaco dalle piccole clientele, che coltivi il suo orticello. Pensiamo che la politica vada fatta col sentimento e non col risentimento, con gli originali e non con le brutte copie. Per questo chiedo a tutte le forze politiche e civiche di fare uno sforzo comune: lavoriamo a un progetto unitario, facendo scegliere il candidato sindaco alla città. Con le primarie”.