Modica perde l’autonomia del Liceo Classico e della “De Amicis” a Modica Alta

palazzo degli studiMentre tutti sono troppo indaffarati ad occuparsi delle campagne elettorali presenti e future, nel silenzio generale, già da venerdì 7 febbraio, ma con l’ufficializzazione solo odierna, la Regione da un altro colpo mortale alla storia di Modica, alle sue tradizioni, ma anche, stavolta, ad un pezzo dell’intera storia dell’istruzione di qualità in Sicilia.

La decisione, infatti, assunta dall’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione di accorpare al Liceo Scientifico “Galilei” il Liceo Classico “Campailla”, senza tenere in alcun conto la storia centenaria ed il prestigio di quest’ultimo, ma basandosi solo su una logica di aridi numeri e sterili parametri, colpisce non solo tutto il sistema dell’istruzione della Sicilia orientale, ma anche, al cuore ed in profondità, la storia culturale della nostra città.

Il luogo nel quale hanno studiato ed insegnato alcune tra le migliori intelligenze che hanno attraversato la storia di Modica, la scuola per la quale per anni ci siamo battuti contro tutti per confermarne l’autonomia, proprio alla luce di ciò che aveva rappresentato per la città e per l’intero sudest, viene cancellata con un semplice colpo di spugna, da un governo distante e disattento, con la connivenza dei parlamentari regionali e con il silenzio imbarazzato ed imbarazzante di un’amministrazione comunale incapace di sbattere i pugni sul tavolo e rivendicare la propria storia ed autonomia.

“Come se tutto ciò non bastasse – denuncia l’ex sindaco, Piero Torchi – anche l’accorpamento del Plesso di Santa Teresa a Modica Alta della scuola “De Amicis” con la “Carlo Amore” di Frigintini è un altro errore voluto dalla Regione, subito da questa amministrazione e privo di qualsiasi logica, ma giustificato con un parametro mai fissato legislativamente che vede in 1000 il numero minimo di alunni per ogni istituto comprensivo, a fronte di una normativa vigente che fissa in 600 il numero reale che costituisce il limite minimo di sopravvivenza; un numero ampiamente raggiunto da Frigintini che con i suoi quasi 800 alunni può e deve restare autonoma, senza subire l’appesantimento di un plesso distante 11 kilometri dalla centrale e con problematiche completamente diverse, sia strutturali che di gestione.

Dall’altra parte una delle istituzioni scolastiche storiche di Modica Alta perde autonomia e significato, diventando succursale della scuola comprensiva di Frigintini, in una logica incredibile ed inopportuna che, ad esempio per i servizi centrali di segreteria, costringerà i genitori residenti a Modica Alta a recarsi a Frigintini anche per una semplice certificazione o un colloquio con il Dirigente. Insomma una scelta che punisce e mortifica, in un colpo solo, senza risolvere nulla, sia Frigintini che Modica Alta.

Per queste ragioni invito immediatamente l’Amministrazione Comunale ad impugnare il provvedimento di riordino scolastico in città, ricorrendo se necessario anche al Tar per la sua revoca e sospensione, ma accompagnando tale iniziativa con una credibile attività istituzionale che dia il senso di una città ancora governata e guidata da un’amministrazione in grado di fare fino in fondo gli interessi di Modica e di tutelarne storia e prerogative”.

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