Stracquadanio e Di Mauro ” L’Amministrazione Comunale diserta la conferenza di servizio per la messa in sicurezza del torrente San Liberale, mettendo a rischio il finanziamento.”

Sopralluogo San LiberaleMentre la salvaguardia e la tutela del territorio, e la conseguente sicurezza dei cittadini, diventa obiettivo prioritario per tutte le amministrazioni, Il Comune di Modica rischia di perdere il finanziamento di 800.000 euro, erogato dalla regione per la messa in sicurezza del Torrente San Liberale, perché non ritiene opportuno neanche rispondere alla convocazione per la conferenza di servizio, tenutasi a Palermo lo scorso 10 gennaio presso l’ufficio del Commissario Straordinario per l’Emergenza Idrica.
“A dispetto dell’invito formulato dalla Regione lo scorso 20 dicembre – dicono i consiglieri comunali, Giorgio Stracquadanio e Maurizio Di Mauro – con grande sorpresa di tutti gli altri enti convocati, solo il Comune di Modica non ha ritenuto opportuno partecipare, nonostante la riunione riguardasse un intervento vitale per la sicurezza della città e spettasse proprio all’amministrazione fissare le linee guida dell’intervento.
Un’assenza ripetutamente sottolineata nei verbali ufficiali, laddove si evidenzia, da parte del Genio Civile “ l’attuale incombente pericolo per la pubblica incolumità, in considerazione del fatto che il corso d’acqua interessato è all’interno di una zona altamente abitata”; un corso d’acqua che, attraversando in maniera sotterranea il centro storico, se non adeguatamente canalizzato e sotterrato, rischia di comportare gravissime conseguenze per la stabilità idrogeologica di un’area dove insistono numerosissime abitazioni, ma anche attività commerciali ed artigianali.
Una durissima reprimenda, quella riportata negli atti ufficiali, da parte della conferenza, a carico del Comune di Modica, che ha avuto come immediata conseguenza la non attivazione del progetto stralcio per cui erano stato già finanziati, anche con l’impegno della deputazione regionale e con la collaborazione tecnica dell’Ufficio del Genio Civile di Ragusa, le somme, e il rinvio dell’intervento ad un progetto complessivo per la realizzazione del quale il Comune dovrà essere, malgrado le assenze, necessariamente coinvolto.
Un ulteriore esempio di pessima amministrazione, rispetto alla quale non si può né invocare la situazione finanziaria, anzi mortificata dal mancato utilizzo di un finanziamento regionale, ne la distrazione, attesa la formalità della convocazione ed i ripetuti solleciti.
L’unico dato certo è che i cittadini che risiedono i prossimità del corso del torrente San Liberale, e le aziende che vi operano e producono, sapranno chi ringraziare per il mantenimento dello stato di pericolo incombente certificato dagli uffici regionali da anni ed oggetto di ripetute richieste d’intervento da parte di tutte le amministrazioni. Peccato che quando i soldi sono arrivati, sono finiti all’amministrazione più incapace ed inconcludente della storia della nostra città, vanificando lo sforzo di quanti avevano lavorato a questo risultato.
Nulla di nuovo comunque, dopo i 6miloni di euro persi per la metanizzazione a Frigintini e il consolidamento dei costoni rocciosi, la contabilità delle somme perdute si aggrava di altri 800.000 euro”.

nella foto alcuni tecnici visionano l’alveo del Torrente San Liberale

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