Chiesto il giudizio immediato dalla Procura della Repubblica di Modica al Gup per i presunti autori e mandanti del sequestro di persona, tentata estorsione e lesioni personali nei confronti di un imprenditore edile modicano e di un suo collaboratore. La richiesta arriva a conclusione delle indagini svolte dalla polizia, dirette dal Sostituto Procuratore, Gaetano Scollo, e coordinate dal Procuratore Francesco Puleio. Gli indagati sono agli arresti domiciliari. Si tratta sei gelesi Angelo Faldelli, Vincenzo Cannizzo e Nunzio Alabiso, di 47, e 35 e 34 anni, anni, di Nunzio Alabiso, e dei coniugi Sandro Pauselli e Alida Cecconi, di 49 e 45 anni, di Città di Castello(avevano ottenuto già’ i domiciliari). Come si diceva, si tratta delle cinque persone arrestate a seguito del pestaggio, avvenuto in maggio, per un debito non onorato di quasi novemila euro dall’imprenditore di mezza età per l’acquisto di un macchinario da lavoro. Oltre all’imprenditore, i tre gelesi avevano picchiato, in Contrada Pirato a Modica, anche un suo collaboratore, su incarico dei coniugi umbri. Uno di loro aveva contattato telefonicamente l’imprenditore per incontrarsi con la scusa di un lavoro edile. Incontro che avvenne nei pressi di un bar del polo commerciale dove le due vittime furono costrette a salire a bordo di un’auto e trasferiti in zona appartata. I componenti della spedizione punitiva erano quattro in tutto, uno e’ ancora ricercato.
Sequestro di persona e tentata estorsione. Modica, chiesto giudizio immediato per presunti mandanti ed esecutori
- Febbraio 15, 2013
- 3:02 pm
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