IMPORTANTE OPERAZIONE ANTIDROGA A VITTORIA: I CARABINIERI ARRESTANO 5 PERSONE

SONY DSCTra la notte di sabato e domenica, i Carabinieri della Stazione di Comiso hanno tratto in arresto Omar Khannousi , tunisino di 32 anni, residente in Vittoria, pregiudicato per reati specifici, munito di regolare permesso di soggiorno
In ottemperanza all’”Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura della Repubblica. Nello specifico, lo scorso 18 gennaio i militari della Stazione di Comiso, nel corso di una perquisizione domiciliare presso un’abitazione rurale sita in Viale Europa, avevano rinvenuto 24 involucri “eroina” per un peso complessivo di 11 grammi circa. Le analisi di laboratorio avevano evidenziato che la droga sequestrata conteneva 2.392 mg di diacetilmorfina, corrispondente a 96 dosi medie singole. A seguito delle indagini, i militari hanno accertato che la droga apparteneva al tunisino che la deteneva ai fini dello spaccio, verificando altresì che la stessa era stata posta in vendita, tra il mese di dicembre e gennaio, a tre tossicodipendenti della zona.
Dopo una serie di servizi di avvistamento tesi ad individuare la dimora del tunisino, attività resasi necessaria in quanto lo stesso non risiede nell’indirizzo dichiarato all’atto di conseguimento del permesso di soggiorno, alle 04.00 della notte è scattato il blitz da parte dei militari di Comiso. Il Khannousi, localizzato presso un’abitazione rurale in Contrada “Serra Mangano” a Vittoria, è stato catturato ed immediatamente tratto in arresto. Nel medesimo casolare coabitavano anche altri cittadini tunisini, tutti irregolari sul territorio nazionale. Si tratta di Slimeni Bilel, 27 anni pregiudicato per reati specifici, Sovilah Hostin, 23 anni incensurato, Hasni Aiaeddine, 22enne incensurato, Farath Saber, 29anni incensurato.
Con la luce del giorno è stata approfondita la perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire, ben occultati in diversi punti all’interno e nelle adiacenze dell’abitazione rurale, complessivi 20 grammi circa di “eroina” suddivisi in 8 involucri e 14 grammi sfusi, un bilancino di precisione, materiale atto al confezionamento della stessa nonché la somma di 2.100  euro suddivisa in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Tutto sottoposto a sequestro e la droga sarà inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne l’effettiva composizione. Le analisi, oltre a stabilire con precisione il numero di dose ottenibile (circa 170) saranno importanti per confrontare la sostanza con quella rinvenuta lo scorso 18 gennaio, poi associata a Khannousi, nonché con quella sequestrata, lo scorso 7 febbraio, dai militari della Stazione di Comiso in occasione dell’arresto di Awa Semi, tunisino di 24 anni domiciliato a Vittoria, celibe, pregiudicato, trovato in possesso di 4 involucri di cellophane contenenti sempre eroina del peso complessivo di 5 grammi.
Nel corso dell’operazione sono stati altresì tratti in arresto anche i 4 cittadini tunisini coabitanti con il Khannousi, condotti in caserma e associati presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione di domenica mattina ha portato a 8 il numero delle persone tratte in arresto nell’anno 2013, nell’ambito della “lotta alla droga” nella giurisdizione della Compagnia di Vittoria, attività che lo scorso anno aveva permesso di trarre in arresto 47 persone.
Il dato più preoccupante rimane il tipo di sostanze sequestrato, in quanto l’eroina sta facendo prepotentemente ritorno sul mercato della droga, il cui prezzo attualmente si aggira sugli 80 euro al grammo. Quindi la droga rivenuta nel corso dell’operazione avrebbe potuto fruttare altri 1.600 euro ai tunisini. Altro dato significativo è il metodo di pagamento da parte dei tossicodipendenti, i quali, è stato riscontrato che in più di un’occasione, pagavano la sostanza non solo con denaro contante, ma anche cedendo dei gioielli in oro nonché computer ed altri oggetti elettronici, nonché il metodo di conservazione della droga da parte degli spacciatori, la quale spesso viene occultata in bocca ovvero nella zona anale da parte degli uomini o vaginale da parte delle donne.

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