Al Tribunale di Ragusa protesti bloccati per 5 anni. Commercianti in grave difficoltà

foto_tribunale ragusaIl Tribunale di Ragusa, a partire dal febbraio scorso, ha modificato le regole per riabilitarsi in seguito ad un protesto. Diventano, infatti, cinque e non più solo uno, gli anni necessari per essere cancellati dalla lista dei protesti in cui si viene iscritti a causa di mancati pagamenti. Fatta eccezione per i casi in cui il debitore risulti parte offesa (ad esempio nei procedimenti per usura). Qualora venga precluso al debitore di fare istanza dopo un anno per la cancellazione, si è costretti ad aspettare 5 anni per l’automatica cancellazione. Ciò comporta l’esclusione dalla possibilità per un quinquennio di accedere a nuovi prestiti, come i mutui, che proprio in un periodo come questo, sono diventati sempre più necessari a molti commercianti per proseguire le proprie attività. La Camera di Commercio di Ragusa ha lanciato un allarme, dato che sono molti i cittadini di Vittoria, Comiso, Ragusa, Acate, Giarratana, Chiaramonte Gulfi e Monterosso in gravi difficoltà. Il Tribuale di Modica ha raccolto l’appello interessandosi della vicenda, anche in seguito ai numerosi cambi di residenza avvenuti verso i comuni di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo che dipendendo giurisdizionalmente dal tribunale modicano, dove per la riabilitazione è necessario un solo anno. Il Tribunale di Modica ha sempre applicato la norma relativa alla riabilitazione dai protesti come norma generale, permettendo al debitore, che non ha subito protesti nell’ultimo anno ed ha onorato il credito per cui è stato protestato, di chiedere al Presidente del Tribunale la cancellazione dall’elenco dei protestati. La modifica apportata dal tribunale di Ragusa rappresenta un’eccezione nel panorama dei Tribunali italiani, dove il tempo di attesa per essere riabilitati è quasi ovunque di un solo anno.

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