Al via il processo-bis per la morte di Don Rosario Basile, avvenuta il sette dicembre del 2006 a seguito di un incidente stradale che si verificò in Via Gerratana, quando fu investito da un’utilitaria. Ieri il giudice monocratico del Tribunale, Antongiulio Maggiore, al quale è stato affidato il procedimento dopo che la collega Lucia De Bernardin si era dichiarata incompetente poiché aveva già celebrato l’altro procedimento conclusosi con la condanna per la donna che era alla guida dell’auto e l’assoluzione per il medico di turno all’Ospedale Maggiore, ha incardinato il processo con l’ammissione dei testi, una decina, tutti del pubblico ministero, Veronica Di Grandi. In questo “stralcio” sono imputati due infermieri del nosocomio, Giorgio Quartarone, difeso dall’avvocato Francesco Riccotti, e Luisa Alecci, difesa dall’avvocato Raffaele Rossino, in servizio nella divisione del presidio sanitario dove fu ricoverato l’anziano sacerdote, gli stessi contro i quali espresse accuse pesanti un parrocchiano durante i funerali, che la notte aveva assistito il parroco in corsia. I due operatori sanitari appresero nel corso del primo processo di essere indagati(per questo si avvalsero, nella qualità di testi, della facoltà di non rispondere). Il 14 gennaio 2007, la Procura fece riesumare il cadavere per l’autopsia. Il parrocchiano. Orazio Puglisi, aveva denunciato che gli infermieri, nel corso della notte, quando il parroco della “Catena” lamentava dolori, gli avrebbero “suggerito” di pregare e non avevano ritenuto necessario chiamare il medico di turno nella divisione. Le parti torneranno in aula il 22 luglio.
Modica, parte il processo contro due infermieri per la morte di Padre Basile
- Febbraio 19, 2013
- 8:43 am
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