Inchiesta Marsa Sicla’ e Baia Samuele di Sampieri(Scicli). Autorizzato l’uso degli uffici

togaAutorizzati i responsabili di Marsa Siclà  a potere accedere negli uffici e potere gestire la situazione delle strutture ricettive di Sampieri, potendo utilizzare anche i computer. E’ l’ultima novità della vicenda scaturita dall’indagine svolta sin dalla scorsa estate dai carabinieri di Modica e dalla Guardia Costiera di Pozzallo che aveva determinato il sequestro preventivo dei villaggi turistici. Oltre ai legali rappresentanti delle due società sono indagati un’azienda di igiene ambientale di Modica e due dipendenti comunali di Scicli. Il decreto di sequestro era stato emesso dal Gip del Tribunale di Catania ed eseguito il 19 gennaio scorso con l’ipotesi di traffico illecito di rifiuti, mentre ai due funzionari in servizio presso il Settore manutenzione ed ecologia(Servizio gestione e manutenzione)del Comune, c’è l’ipotesi di omissione di atti di ufficio collegata allo smaltimento abusivo di ingenti quantità di rifiuti nella gestione dei due villaggi turistici. Entrambi, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. La Procura aveva, all’epoca, disposto numerose ispezioni sui luoghi, delegate ai Carabinieri e alla Capitaneria di Porto. Era stata, inoltre, acquisita documentazione e sequestrati i computer in uso alle strutture ricettive, espletando anche altre attività tecniche con l’ausilio di consulenti. Secondo l’accusa ci sarebbero gravi carenze strutturali, tali da rendere non conforme alle normative vigenti lo smaltimento dei rifiuti e lo scarico dei rifiuti liquidi. Gli inquirenti ritengono, poi, che sussisterebbero profili concernenti la carenza di adeguati controlli da parte delle autorità comunali preposte, che avrebbero consentito lo sviluppo di due grandi strutture turistiche in spregio alle prescrizioni normative in tema di scarico e smaltimento dei rifiuti. Le proprietà hanno sempre rigettato tali ipotesi.

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