Modica, imminente scadenza bollette “illegittime” dell’acqua per gli anni 2010-2011 Iabichella (Cittadini Liberi):”Le bollette dell’acqua vanno ridotte del 50%.”

giorgio iabichella“Il 28 febbraio prossimo scadra’ la terza rata, o rata unica per chi aveva deciso di pagare in un’unica soluzione, delle bollette dell’acqua relative agli anni 2010 e 2011, anni in cui non veniva fornita acqua potabile in molte zone della città.” “Tra maggio e giugno 2010 furono emesse dal Sindaco due ordinanze, che vietavano l’uso dell’acqua ai fini potabili in quasi tutti i quartieri di Modica. Situazione che, afferma Giorgio Iabichella, per Cittadini Liberi, permase invariata fino a settembre 2011 per la maggior parte dei quartieri cittadini. Ad agosto 2012 arrivarono gli avvisi di pagamento per tutti i cittadini, ma nessun abbattimento del 50% era stato previsto, cosi’ come invece stabilito dal Comitato Interministeriale prezzi. Difatti il provvedimento (n. 26/75) del Comitato Interministeriale, all’art. 13 stabilisce un limite del 50% del prezzo relativo alle forniture di acqua per ogni uso, quando la fornitura abbia per oggetto acque idonee solo agli usi igienici. Inoltre alcuni precedenti giurisprudenziali (sentenza del Giudice di Pace di Reggio Calabria del 27.11.2000) hanno già condannato i Comuni alla restituzione della metà dei canoni percepiti indebitamente. Infine una sentenza della Corte Costituzionale, la n.335 del 2008, sancisce l’incostituzionalità della richiesta di pagamento della quota di tariffa relativa al servizio di depurazione, nel caso in cui l’utente non ne abbia usufruito.”

“Quindi, prosegue Iabichella, le bollette in questione sono illegittime e anticostituzionali, ma dal Comune di Modica rispondono in modo evasivo e approssimativo, arrampicandosi sugli specchi invitano i cittadini a pagare ugualmente per intero. Tanto – dicono dall’ufficio tributi – i cittadini hanno bevuto, in quel periodo, l’acqua minerale imbottigliata. Quindi oltre al danno la beffa: paghiamo due volte l’acqua, una volta al comune per quella non potabile, e poi ai produttori di acqua minerale!”

“Esigiamo risposte chiare, conclude Iabichella,  e il rinvio della scadenza di almeno sei mesi, al fine di poter rivedere con calma gli importi delle bollette.”

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