LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA 500 COSMETICI PERICOLOSI A ISPICA

cosmeticiI finanzieri del Nucleo Mobile della Tenenza di Pozzallo, nel corso di un’operazione di servizio volta a verificare il rispetto delle disposizioni di legge a tutela dei consumatori in genere, hanno rinvenuto a Ispica all’interno di un noto negozio cinese, numerosi prodotti cosmetici, esposti per la vendita al pubblico a prezzi vantaggiosi, ma che non rispettavano le prescrizioni imposte a tutela dei consumatori. L’attenzione delle fiamme gialle si è concentrata sui prodotti che da un primo esame visivo non risultavano idonei a soddisfare i requisiti di sicurezza per carenza di molte prescrizioni rese obbligatorie dalla legislazione vigente.
L’immissione in commercio di prodotti non conformi agli standard di sicurezza può causare concreti e seri danni alla salute delle persone, specie in alcuni delicati settori come quello dei cosmetici e dell’igiene. La mancanza di indicazioni in italiano riportanti le sostanze contenute, le modalità d’uso e le eventuali precauzioni per l’utilizzo può, infatti, costituire un serio e concreto pericolo per i consumatori. L’assenza di indicazioni del produttore e dell’importatore, inoltre, non avrebbero reso possibile un riferimento in caso di eventuali richieste di risarcimento danni.
In assenza delle citate indicazioni che, oltre ad essere obbligatorie devono essere ben visibili, facilmente leggibili e riportate nella lingua ufficiale del paese in cui il prodotto viene venduto, la commercializzazione del prodotto è sempre vietata.
Al termine dei controlli, i finanzieri hanno sequestrato complessivamente 500 prodotti non sicuri, tutti privi dei contenuti minimi delle informazioni obbligatorie per essere immessi sul mercato, comminando ai trasgressori una sanzione amministrativa per oltre 25.000 euro prevista dall’articolo 12 del codice del consumo. Le anomalie riscontrate nel corso dei  controlli, sono state segnalate alla Camera del Commercio di Ragusa per l’adozione delle misure inibitorie nei confronti dei responsabili.

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