La vittima della violenza non si presenta in aula. Modica, ascoltata la sorella che si contraddice

avv. argentoLa parte offesa non si presenta per testimoniare ma c’è la sorella chiamata a chiarire la triste vicenda che vede imputato e tutt’ora detenuto Dorin Viorel Ciurar, rumeno, 33 anni, residente a Modica, accusato di violenza sessuale aggravata e continuata in pregiudizio di una giovane modicana, e resistenza e violenza a pubblico ufficiale. La congiunta della vittima, comunque, ha manifestato parecchie contraddizioni e inesattezze nel raccontare la vicenda all’incalzare delle domande del pubblico ministero Gaetano Scollo, e del difensore del rumeno, l’avvocato Elvia Argento. Il processo, come si diceva, riguarda la violenza contro una giovane in condizioni di inferiorità fisica e psichica in quanto invalida civile all’80% (portatrice di apparato metallico con tredici bulloni applicato alla colonna vertebrale, nonché sofferente di malattie psichiche, con riduzione permanente della capacità lavorativa per diverse patologie tra le quali l’epilessia e la sindrone di Marfan). I fatti dei quali ci occupa il Collegio Penale del Tribunale, sono del due maggio scorso. Ciurar sfuggì all’arresto lanciandosi dal balcone della propria abitazione. Qualche giorno dopo la polizia lo rintracciò dopo avere trascorso la latitanza, durata circa 50 ore, tra i cespugli della Fiumara. Secondo l’accusa, dopo avere indotto la trentenne a fare un giro in auto, l’avrebbe portata in un luogo buio e isolato, fatta scendere dal veicolo, esercitando violenza fisica e psichica. Il ginecologo Cavallo, nella precedente udienza(colui che sottopose la parte offesa a visita)aveva confermato di avere rilevato la rottura dell’imene nella giovane. La prossima udienza è per l’otto maggio.

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