Scicli, atto non ripetibile disposto dal Gip per i villaggi turistici di Sampieri

tribunaleUn incidente probatorio come atto irripetibile è stato disposto dal gip del tribunale di Catania sulle due strutture balneari “Baia Samuele” e “Marsa Siclà” di Sampieri, che lo scorso 19 gennaio sono stati posti sotto sequestro da carabinieri e guardia costiera con l’ipotesi di reato di traffico di rifiuti, in particolare reflui. Un atto irripetibile e’ adesso la novita’ disposta dallo stesso magistrato etneo che firmo’ i provvedimenti afflittiva. Si vuole accertare . La perizia lo stato dell’arte dei sistemi di smaltimento dei reflui, e non solo, delle due strutture ricettive. In base agli esiti dell’esame, e tenuto conto delle memorie difensive presentate dai legali a discolpa dei rispettivi assistiti, sara’ deciso se procedere al dissequestro. Dovra’, quindi, essere incaricato un nuovo consulente tecnico d’ufficio o meglio se un pool di periti la prossima settimana. Ai primi di febbraio il Tribunale del Riesame di Catania aveva deciso il dissequestro dei mezzi di lavoro della ditta modicana di espurgo fosse biologiche “Buscema”, che si occupava dello smaltimento dei reflui nei due villaggi turisitici. Proprio i legali rappresentanti delle due società che gestiscono i villaggi turistici avevano invece scelto di rinunciare a rivolgersi al riesame tramite i rispettivi difensori. La scorsa settimana era arrivata l’autorizzazione all’utilizzo degli uffici delle due società da parte degli impiegati e dei titolari per il normale svolgimento dell’attività, contabile e non. Gli indagati sono 11 tra i legali rappresentanti delle due strutture, il titolare della ditta modica di espurgo pozzi neri “Buscema”, che non avrebbe seguito la prassi prevista per legge per lo smaltimento corretto dei reflui, e due funzionari del comune di Scicli. Le ipotesi di reato vanno dal già citato traffico illecito di rifiuti, all´omissione di atti d´ufficio collegata allo smaltimento abusivo di reflui provenienti dalle fosse settiche dei due villaggi turistici. Stando a quanto evidenziato dalle indagini, queste presunte carenze ed inosservanze nello smaltimento dei reflui avrebbero causato il riversamento in mare di almeno parte dei reflui provenienti dalle due strutture.

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