Il Leo Club Ragusa alla riscoperta delle antiche tradizioni

visita azienda agricolaIl Leo Club Ragusa alla riscoperta delle antiche tradizioni. Con questo impegno i ragazzi del Leo Club Ragusa, con il suo validissimo presidente Francesco Russotto, in collaborazione con il Lions Club di Vittoria, nei giorni scorsi hanno effettuato una visita guidata alla Azienda Agricola COS, ubicata sulla strada provinciale 3 Acate/Chiaramonte/ Vittoria. L’obiettivo che i ragazzi del Leo si sono posti è stato quello di riscoprire antiche tradizioni ormai quasi dimenticate al fine di conoscere e quindi apprezzare ancor più quello che si potrebbe definire lo ” zoccolo duro” dell’economia siciliana e cioè l’agricoltura ed in particolare la produzione di vini apprezzati ovunque. L’azienda è molto giovane, essendo stata fondata nel 1980 da tre validi imprenditori e consiste in un complesso comprendente la cantina ed una vigna inizialmente di 3.60.40 ettari; oggi può contare anche su un resort per ospitare i visitatori internazionali interessati al vino pregiato ivi prodotto. La sua particolarità è l’aver dato luogo nel 2005 alla prima vendemmia a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita, unica in Sicilia, ma soprattutto ad essere dal una delle poche cantine (poche decine in tutta Italia) ad aver adottato e a seguire i principi della viticoltura biodinamica, finalizzata a far esprimere al vino le peculiarità del suolo, senza le “aggiunte” aromatiche che artificiosamente vengono conferite al vino dalla fermentazione e produzione in fusti di legno (che pur non viene abbandonata). A tal uopo infatti subentra il recipiente di terracotta, che non cede alcuna caratteristica aromatica, il pithos, il vaso di terracotta già utilizzato dagli antichi greci e romani per la produzione del vino, metodo poi abbandonato per la fragilità dei recipienti durante il trasporto. Viene quindi abbandonata una convenzione nella produzione del vino in favore di un metodo certamente non innovativo, ma assolutamente tradizionale e che costituirà il marchio di fabbrica dell’Azienda, che oggi può contare sull’apporto di oltre 150 anfore, che garantiscono la produzione di un vino pregiato esportato in ben 53 Paesi nel Mondo. Nel corso della visita guidata, c’è stata una degustazione di tre diversi vini, con la quale si imparato a conoscere le differenze tra fermentazione in botte ed in anfora, accompagnata da un assaggio di prodotti tipici locali caserecci, che hanno concluso la giornata. ( Nella foto l’azienda agricola Cos) .

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