Ma è veramente possibile un’ intesa tra la sinistra riformista e il movimento radicale di Grillo? Così risponde Rosario Crocetta al quesito, anche se Cancelleri, vice Presidente Ars, frena l’ipotesi, affermando che risultati concreti non ci sono ancora stati in Sicilia.
“Non si tratta di fare il solito inciucio, piuttosto bisogna perseguire quei percorsi istituzionali che possono essere compiuti insieme”.Gli accordi, per Crocetta, si possono trovare a partire dai temi ambientali, del lavoro, e sulle regole: “Serve un accordo istituzionale che tenga tutto dentro, a cominciare dai primi passi: l’elezione delle presidenze delle Camere e quella del Quirinale. Poi sarà il turno delle commissioni parlamentari. Quindi il programma di governo. I partiti – aggiunge – sono vecchi, si affidano a schemi organizzativi del secolo scorso. E’ naturale che uno come Grillo e con le sue idee innovative sfondi: sarebbe accaduta la stessa cosa in Spagna se gli indignados fossero andati a votare. E ora bisogna lasciare che la politica si rinnovi davvero. Questo Paese ha bisogno di riforme che ne modifichino in meglio la vita sociale, economica e politica. Il nostro è un Paese vecchio che con Grillo ha una possibilità in più”.
Le parole di Crocetta ci devono far riflettere, soprattutto quelle riguardanti il vecchio sistema dei partiti, che ha prodotto disamore per la politica, indignazione da parte di molti, che non sanno più dove collocarsi politicamente. Se i partiti capissero che dovrebbero porsi secondo le necessità del Paese e della gente, forse le cose andrebbero diversamente. Le Riforme sono primarie, i costi della politica vanno dimezzati, gli enti inutili cancellati, una maggiore politica dei contenuti, vicina alla gente, a chi vive in prima persona il disagio. Il problema Imu, se pensiamo, non è prioritario, ma il problema Riforma elettorale, Riforma delle pensioni, della giustizia, le leggi ad personam sì che sono prioritarie. Su questo campo, crediamo che il Pd potrebbe svolgere un’azione di aggregazione delle parti, grillini, lista Monti, o, addirittura, andare ad un governassimo, ad un governo di larghe intese,per cui prioritario dovrebbe essere il paese, e non le ideologie, che, fra l’altro, non esistono più.
QUALE INTESA PER UN’AUSPICABILE GOVERNABILITA’
- Febbraio 27, 2013
- 10:18 pm
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