La piscina Nannino Terranova, a Vittoria, ridotta a un rudere e per di più pericoloso Il consigliere La Rosa: “L’ennesima mancanza di prospettiva della Giunta Nicosia”

Andrea La Rosa consigliere comunale“La piscina Nannino Terranova, a Vittoria, ridotta a un rudere. Tutto perché è mancata l’ampia visione di un’Amministrazione comunale che ha deciso di intervenire quando era ormai troppo tardi”. E’ il rimprovero che il consigliere comunale di “Sviluppo Ibleo”, Andrea La Rosa, muove all’indirizzo della Giunta Nicosia dopo che il maltempo dei giorni scorsi ha di fatto scoperchiato la struttura, rendendo la stessa solo il vago ricordo di ciò che fu un tempo. “Del tempio di culto natatorio – continua La Rosa – che ha incoronato campioni come Luca Marin, per non parlare di generazioni di vittoriesi che proprio in queste acque hanno imparato a nuotare, non resta quasi più niente. Il tutto perché una serie di rimpalli di responsabilità hanno impedito all’Amministrazione comunale di recitare il ruolo che sarebbe stato più consono, quello di ente chiamato a tutelare sino in fondo la struttura. Ora, invece, l’emanazione di una ordinanza quando è ormai troppo tardi, quando è facile gridare allo scandalo, senza pensare, nei mesi addietro, che si sarebbe arrivati questo punto. Quando dichiamo che la Giunta Nicosia manca di prospettiva intendiamo proprio questo: non sapere prevedere che cosa accadrà. Era così difficile, un anno fa, profetizzare che, in assenza di cura e di manutenzione, l’impianto sarebbe stato ridotto ai minimi termini? Era così difficile immaginare che si sarebbe dovuto, per tempo, trovare una soluzione facendo sedere attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti a vario titolo interessato? E perché il Comune si è sempre professato impotente al riguardo mentre, adesso, è arrivato a emanare un’ordinanza in cui impone la messa in sicurezza dell’impianto ma nulla lascia trapelare rispetto all’auspicata attivazione funzionale della struttura? Purtroppo torniamo a ripeterci. L’Amministrazione Nicosia non riesce a vedere più in là del proprio naso. E di questi tempi è un limite che, così come hanno avuto modo di sperimentare tutti i cittadini residenti vicino alla piscina, risulta essere insopportabile”.

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