L’OSSERVAZIONE DAL BASSO……di DIRETTORE. MENTRE BERSANI ATTRIBUISCE COLPE DI INGOVERNALITA’ AI GRILLINI, QUESTI SI RIDUCONO LO STIPENDIO A 2500 EURO NETTE

Domenico-Pisana-3-2-150x150L’Italia è sempre il paese dei paradossi. O meglio, del teatrino. Ma volete vedere che la situazione di stallo creatasi dopo le elezioni è colpa di Grillo e del suo movimento a 5 stelle? Dalle urne sono usciti tre partiti di minoranza. Due (PD e PDL) avevano l’ansia e la frenesia di governare, di riprendersi il potere, mentre il movimento cinque stelle di mandare a casa tutti. Conclusione: alcuni sono andati a casa, pochi purtroppo, molti sono rimasti a galleggiare, e tutti sono ora piegati su Grillo che se la gode alla grande.
Ma perché gli italiani hanno votato Grillo se sapevano che una ingovernabilità era all’orizzonte? Poveri cretini! Ora, per colpa di questo Grillo parlante, Bersani ricorda agli italiani che finiranno come la Grecia, che l’Europa li metterà al bando, lo spread si vendicherà di loro, e che sono a rischio stipendi e pensioni. Bersani e Vendola, da persone civilissime, odiano a morte Berlusconi; questi, da cavaliere mascarato, da superindagato e principe della moralità, ricambia volentieri….Di governissimo neanche a parlarne… meglio la morte, il suicidio. E gli italiani che hanno votato Grillo(quasi 30%)? Tutti deficienti, colpevoli, pecoroni, tutti con il prosciutto negli occhi; la colpa è di loro che non hanno saputo votare; potevano votare Bersani o Berlusconi così ora un governo si potrebbe fare. E’ surreale che loro, politici di destra, di centro e di sinistra abbiano la faccia tosta di dare la responsabilità a questi “grillini” che snobbano PD e PDL e che, tanto per cominciare, rinunceranno ai lauti stipendi di parlamentari, riservandosi per loro solo 5000 mila euro lorde, nette 2500 euro.
Che bel spettacolo vedere come centrodestra e centrosinistra filosofeggiano, parlano di responsabilità democratiche per il bene del paese facendo la morale al movimento cinque stelle, che invece rinuncia a rimborsi, stipendi e privilegi di casta entrando in parlamento con deputati che si dichiarano semplici cittadini.
Bersani dia la colpa a se stesso per non essere stato capace di unire la sinistra e fare la rivoluzione culturale che si è intestata Grillo; dia la colpa a se stesso per aver chiuso la porta in faccia a uno come Ingroia e il suo movimento, che lo avrebbero di sicuro portato ad avere una solida maggioranza di governo; dia la colpa a se stesso, che non è riuscito neanche a fare un accordo con il centro di Casini e di Monti che poteva sicuramente portarlo alla vittoria. Insomma, non ne ha indovinata una, fino a perdere quel largo vantaggio che aveva sul centrodestra. Bersani dia a se stesso la colpa per aver ostacolato, con dietrologie e alchimie di apparato di partito, l’ascesa di Renzi il quale piaceva e piace non solo alla sinistra ma anche a molti italiani , anche del centrodestra, e che , se candidato, avrebbe portato il paese alla governabilità.
E a questo punto che si fa? Niente governissimo PD-PDL, niente governo con Grillo, niente governo tecnico. Rimane il ritorno alle elezioni. Oppure, PD e PDL si turino il naso, si mettano insieme per gestire l’ordinario e fare esclusivamente quattro cose: la legge elettorale, la riduzione degli stipendi alla maniera dei grillini, cioè 5000 euro lordi, l’abolizione dei rimborsi elettorali e dei finanziamenti, la riduzione del numero dei parlamentari. Su questo anche i grillini gli verrebbero dietro. Ma si sa, questa e fantasia politica! E allora si ritorni al voto perché gli italiani sanno cosa fare per voltare definitivamente pagina.

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