Sesso in cambio di assegni(rubati). Carabinieri arrestano un modicano per spendita di assegni falsificati ed evasione.

carabinieri-gazzella-1-300x174L’obiettivo era quello di arrestare due truffatori ma, si ritrovato davanti ad una vicenda dai contorni diversi. I Carabinieri hanno arrestato un giovane modicano per evasione dai domiciliari e avere speso due assegni con firma apocrifa. Qualche giorno il direttore di una banca ragusana aveva telefonato al 112 riferendo che presso la sua filiale si erano presentati due stranieri per cambiare altrettanti assegni dei queli era stato denunciato lo smarrimento lo scorso anno. Sul posto si portava una pattuglia dell’aliquota radiomobile che bloccava due albanesi. Dal loro racconto emergeva che i due si erano recati in banca per cambiare un assegno che uno di loro aveva ricevuto qualche giorno prima da un giovane di Modica quale contropartita per rapporti sessuali che avevano consumato nella loro auto nelle campagne intorno a Scicli. In altra occasione i due s’erano dati appuntamento a Scicli davanti ad un cinema, dove il modicano era arrivato a bordo di uno scooter. Per il ritorno, visto che pioveva, uno degli albanesi aveva accompagnato a Modica il giovane il quale eveva lasciato il ciclomotore a Scicli con l’impegno da parte dello straniero di riportarglielo alla prima occasione utile. L’albanese s’era tenuto le chiavi. L’“Albanian gigolò” aveva, per i due rapporti, ricevuto due assegni, uno da trecento e uno da quattrocento euro. I carabinieri, verificavano subito la presenza del mezzo e la corrispondenza delle chiavi, risalendo alla proprietaria, la madre di una loro vecchia conoscenza, un giovane che aveva vissuto anche a Ragusa, noto per i suoi precedenti comportamenti fraudolenti. Veniva accertato pure che il modicano era ai domiciliari a Modica e che, quindi, per procacciarsi il sesso era evaso per ben due volte. Il blocchetto degli assegni era stato smarrito l’anno scorso da una donna di Ragusa. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Modica perindebito utilizzo di mezzi di pagamento, truffa, evasione e falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici. I militari hanno altresì proposto il soggetto per un’idonea misura cautelare. Il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, condividendo le ipotesi dei carabinieri, ha richiesto al Gip la misura cautelare per il modicano di 34 anni. Il magistrato ha accolto la richiesta e il pregiudicato è stato arrestato e riportato ai domiciliari.

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